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Davide Calabria: il Milan ammaina l’ultima bandiera

Davide Calabria dice addio al Milan dopo 18 anni e firma per il Bologna: con lui i rossoneri ammainano un’altra bandiera

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Calabria

Con la partenza di Davide Calabria per Bologna, il Milan di fatto dice addio alla sua ultima bandiera. Vero che Calabria non è mai stato particolarmente amato dai suoi tifosi e non è mai stato un campione come i vari Maldini e Baresi, né un giocatore comunque affidabile come Ambrosini. Tuttavia, ha sempre fatto il suo dovere ed era l’ultimo esempio di “milanismo” della squadra. Il Milan attuale è ora una squadra senza simboli italiani, con una dirigenza imbarazzante e piena zeppa di stranieri che non sanno cosa sia “essere da Milan”.

Calabria, l’odiato milanista

Davide Calabria se ne è andato in lacrime da Milanello. Con il suo addio il Milan dice addio all’ultimo capitano cresciuto nel vivaio. Se sotto Berlusconi questo era un simbolo di riconoscibilità, la dirigenza americana (che ha fatto fuori anche Maldini e Tonali) ha cancellato velocemente ogni traccia di “milanismo”, affidandosi a dirigenti e calciatori del tutto inadeguati con la storia rossonera. Davide non è mai stato un campione e di certo la tifoseria non l’amava particolarmente, ma è stato dimostrato, con l’inguardabile Emerson Royal, che era un giocatore che il suo lo faceva sempre.

Il Milan attuale continua a infarcirsi di stranieri senza arte, nè parte e, soprattutto, senza una visione generale. Calabria è solo l’ultima vittima di una dirigenza incapace che, invece di dimettersi in massa, continua a fare danni. Ormai di italiani che vestono i colori rossoneri è rimasto solo Gabbia. I vari Camarda, Liberali e Torriani sono solo contorno. Non è semplice in questa situazione riuscire a ritornare agli antichi fasti. Con l’addio dui Calabria, dunque, volente o nolente si chiude un’era. Il Milan come tutti lo conoscevamo è ormai sparito. Ora è rimasto solo un brand senz’anima e senza visione.

Davide Luciani

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