Gli sfigati del lunedì
Il volo a due, l’incertezza Champions: cosa ha detto il weekend

La 22esima giornata di Serie A ha regalato un fine di settimana di scontri diretti, match interessanti, colpacci all’ultimo e risultati a sorpresa. Tra scudetto e lotta Champions, la classifica si sta via via delineando, anche se, sotto certi aspetti, l’incertezza regna sovrana. Ad analizzare il tutto, la consueta rubrica Gli sfigati del lunedì. Ma su cosa si concentrerà principalmente l’attenzione?
Il Napoli ha mostrato, ancora una volta, la sua forza e la sua voglia di vincere. Il successo con la Juve va ben oltre il 2-1 e la rimonta. La reazione dei partenopei allo svantaggio è stata veemente, rabbiosa, determinata e contiana. Perché sì, come già detto, questa squadra è immagina e somiglianza del suo allenatore. Si può, in un certo senso dire la stessa cosa dell’Inter, che ha strapazzato il Lecce. I nerazzurri stanno trovando brillantezza, gioco e singoli. Lautaro si è ormai definitivamente sbloccato e Dumfries questa stagione è a dir poco on fire. I meneghini restano i favoriti, ma con questo Napoli ci sarà da battagliare fino a alla fine.
Scatto d’orgoglio dell’Atalanta. La rimonta con il Como è stato il segnale che ci si aspettava dagli uomini di Gasperini. Rientrare nei discorsi scudetto è roba complicata, ma confermarsi sul podio di questo campionato è, già di per sé, un risultato importante. Menzione speciale per Retegui, che è rientrato dall’infortunio e ha ripreso a segnare con medie strabilianti: è lui una delle gemme di questa Serie A. E, a proposito di campionato, è sempre più intrigante la lotta Champions. Si è già anticipato della caduta della Juve a Napoli. I bianconeri hanno mostrato segnali di crescita nel primo tempo, con Kolo Muani che si è subito inserito bene. Gli uomini di Thiago Motta non hanno però retto l’ondata azzurra, dimostrando che, a oggi, non sono all’altezza di grandi traguardi. Il colpaccio all’ultimo respiro con il Parma può rilanciare il Milan, che dovrebbe però trovare maggiore continuità, all’interno della partita stessa, e solidità difensiva. Conçeicao sembra pare aver portato uno spirito che, in passato, non c’era. La partita dell’Olimpico ha detto di una Fiorentina brava nell’approccio e nel gestire e di una Lazio che ha pagato la terza partita in una settimana e anche un po’ la sfortuna (vedere il palo di Pedro). I viola comunque hanno fatto capire di esser ancora vivi, mentre i biancocelesti, nonostante buona volontà, organizzazione e idee, hanno evidenti limiti. E la corsa è ancora lunga.
