Connect with us

Faccia a Faccia

Meret vs Di Gregorio, il duello è tra i pali

Pubblicato

|

di gregorio meret

Meret vs Di Gregorio. Basterebbe questo duello e questo faccia a faccia per confermare la bontà della scuola portieri in Italia. Ed ecco che la mente va a un Napoli-Juventus che può avere molteplici significati per questa Serie A. E se a essere decisivi saranno proprio i due tra i pali? Un duello a distanza può senza alcun dubbio aiutare a capire meglio la situazione. E a farsi un’idea molto più chiara.

Il mito di Handanovic e

Classe 1997, Di Gregorio è cresciuto nel settore giovanile dell’Inter. Per lui c’è stata così la possibilità di crescere quasi accanto a quello che per lui, ancora oggi, è idolo e modello, ossia Handanovic. Ha vinto il campionato Primavera nella stagione 2016/2017, per poi iniziare la sua carriera da professionista al Renate. Ottima la sua stagione con i brianzoli, tanto che è stato premiato come miglior portiere della Serie C.  Questo riconoscimento è arrivato anche l’anno dopo al Novara. Il premio per tutto ciò è stata la scalata in Serie B, con l’approdo al Pordenone. Ha vissuto un’altra esperienza importante ed entusiasmante, con il sogno Serie A cullato fino alla semifinale play-off, persa con il Frosinone. La massima serie è divenuta realtà al Monza, da cui è stato acquistato nel 2020. Diventato subito titolare, rubando il posto a Lamanna, ed è stato così protagonista della promozione, giunta nel 2022.

Anch’egli classe 1997, ha mosso i primi passi al’ASD Rivolto, per poi fare tutta la trafila nelle giovanili del Donatello. Fondamentale per l’estremo difensore è stato il passaggio all’Udinese. In Friuli è stato aggregato in prima squadra nel 2015, esordendo proprio nel dicembre di quest’anno e facendo due presenze in Coppa Italia. La sua crescita è avvenuta con la maglia della SPAL. L’obiettivo era quello di maturare e farsi le ossa, ma lui è stato assoluto protagonista, essendo tra i protagonisti nel campionato di Serie B vinto, collezionando ben 30 presenze. Un infortunio alla spalla l’ha limitato e non poco l’anno successivo, ma comunque, nel 2018, viene acquistato dal Napoli. E qui è iniziata una nuova storia.

Qualche mugugno bianconero, Napoli odio e amore

Di Gregorio ha debuttato in Serie A nell’agosto del 2022. Palladino l’ha considerato, per ben due campionati, un autentico intoccabile, nonostante l’arrivo in quel di Monza di Cragno. L’estremo difensore ha ripagato questa fiducia con prestazioni di altissimo livello, parate importanti e spettacolari, molte anche in alcuni sfide contro le big. Il resto è storia recente e del suo passaggio alla Juventus. Il classe 1997 è considerato, a oggi, il titolare, anche se spesso si alterna con Perin. Qualche critica, in particolar modo sui social, è arrivata, come, per esempio, dopo il gol subito da Sohm contro il Parma. Lui ha sempre preferito rispondere sul campo, con la sua indiscutibile cultura del lavoro. E Thiago Motta l’ha sempre difeso e confermato.

L’avventura di Meret in quel di Napoli si è, fin dagli inizi, caratterizzata per alti e bassi. Un infortunio all’ulna ne ha condizionato l’approccio, costringendolo ad alternarsi con Ospina. La conquista di un posto da titolare è addirittura datato 2022, dopo anni fatti di buone prestazioni e momenti negativi, dovuti anche a problemi fisici. Il punto più alto la finale di Coppa Italia del 2020 contro la Juve, dove è stato decisivo parando il rigore di Dybala. A puntare con convinzione su di lui è stato però Luciano Spalletti, caricandolo così di responsabilità. Il buon Alex ha acquisito consapevolezza dei propri mezzi, essendo tra i trascinatori nell’annata magica dello scudetto, con interventi prodigiosi e decisivi, ma soprattutto una sfilza di clean sheet. Il resto è storia recente, fatta di un rinnovo che tarda ad arrivare e di un Conte, che, nonostante l’arrivo del promettente Caprile, non hai messo in dubbio la sua titolarità.

Chi è più forte?

Reattività, agilità capacità di giocare con i piedi, con i suoi lanci lunghi che possono essere considerati una vera e propria costruzione dal basso: queste le principali caratteristiche di Di Gregorio, che ha dimostrato anche personalità e umiltà. Meret, dotato di grandi riflessi, sembra farsi preferire per struttura fisica, abilità nel parare i rigori e prontezza nelle uscite. Insomma, qualche differenza c’è, con il partenopeo che, quantomeno a oggi, pare avere qualcosa in più, soprattutto per essere stato in grado di resistere e reagire alle pressioni di una piazza come Napoli. Il bianconero ha ora una grande occasione per dimostrare. Deve essere bravo a coglierla.

Giornalista freelance, copywriter e ghostwriter. Sono uno dei volti e delle firme storiche di Sportcafe24.com

Clicca per commentare

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *