Faccia a Faccia
Ferguson vs Koné, quando non è solo fisicità
Ferguson e Koné sono senza alcun dubbio due dei centrocampisti più interessanti del nostro campionato. Ma cosa può dirci un faccia a faccia?

Per quanto possa sembrare un modo di dire quasi scontato e superfluo, davvero molte partite si vincono a centrocampo. In Serie A ci sono tanti giocatori, in mediana, che si stanno facendo valere e mettendo in mostra. Tra i più interessanti ci sono senza alcun dubbio Ferguson e Koné. Un faccia a faccia tra i due può portare a scoprire e ad analizzare davvero moltissimi aspetti. Non resta che entrare nello specifico e nel dettaglio.
Due percorsi molto diversi
Lewis Ferguson nasce e cresce in una famiglia di calciatori: suo padre ha giocato nei Rangers, ma è suo zio Barry a essere un’autentica leggenda nel suo Paese. Muove i primi passi proprio nelle giovanili del Rangers, ma, dopo il fallimento di questi ultimi, firma per l’Hamilton Academical, con cui esordisce in prima squadre nel 2016. Completa la sua maturazione nell’Aberdeen. Sono quattro stagioni importanti per lui, che affina caratteristiche e qualità, trovando anche in più di un’occasione la via del gol. Dopo quattro stagioni, 169 presenze e 37 reti, a puntare su di lui è il Bologna. È l’estate del 2022 e il classe 1999 ha il compito di raccogliere, in un certo senso, l’eredità di Hickey, suo connazionale.
Classe 2001, Koné è cresciuto nelle giovanili del Tolosa. Con i transalpini, dopo una lunga trafila, fa il suo esordio in prima squadra nel 2019.Tre le stagioni in Francia, con 59 presenze e sei gol. Questi numeri suscitano l’interesse Borussia Mönchengladbach, che l0 acquista nel gennaio del 2021. Nove milioni di euro l’investimento dei tedeschi. Dopo un breve periodo di ambientamento, diventa uno dei pilastri dei teutonici. 86 partite, sei gol e quattro assist testimoniano quanto fatto di buono.
Bologna conquistata, Roma invaghita
L’avventura di Ferguson al Bologna non ha bisogno di particolari descrizioni. Infatti per lui parlano i fatti. Nella stagione 2022/2023, dopo solo qualche mese, diventa titolare, con Thiago Motta che gli dà grandissima fiducia. 32 presenze e sette reti lo rendono uno dei centrocampisti più interessanti del nostro campionato, con tante voci di mercato. Lo scozzese resta a Bologna e lo scorso anno è uno dei trascinatori nella cavalcata Champions. 33 presenze, sei reti, rinnovo di contratto, ma purtroppo anche tanta iella: la lesione del legamento crociato lo porta a terminare anzitempo la sua stagione. Il resto è storia recente e di un rientro avvenuto a pieno regime proprio in queste settimane. E ora Italiano ha un’arma in più di non poco conto.
Dopo esser maturato in Germania, Koné si é mette in mostra con la Francia alle Olimpiadi. E anche questo convince la Roma a puntare su di lui. Fin da subito, le sue qualità sono chiare ed evidenti. E, anche in una stagione con mille difficoltà, il centrocampista è uno dei più brillanti, continui e positivi. Le due reti dimostrano come ci sa fare anche sotto porta. Ranieri sta lavorando molto su di lui e spesso lo inserisce a partita in corso, ma lo tiene senza alcun dubbio in considerazione.
Chi è più forte?
Koné è il classico centrocampista box to box. Questo fa capire che la fisicità è il suo principale punto di forza, ma a questa abbina anche un discreta tecnica. Recuperare palloni è la sua specialità, ma non disdice il tiro dalla distanza. Incursore, interno e schermo davanti alla difesa: il transalpino è un giocatore duttile. Corsa, duelli aerei, impostazione, costruzione del gioco e inserimenti offensivi sono invece aspetti dove Ferguson si fa senza alcun dubbio preferire. Insomma, due calciatori un po’ diversi, con lo scozzese che ha già dimostrato molto in Serie A. Il futuro può essere di entrambi.
