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Sergio Conceicao – La Serie: un altro portoghese per risollevare il Milan
Sergio Conceicao arriva al Milan in una situazione di profondo caos per provare a risollevare la squadra rossonera

Sergio Conceicao arriva al Milan in un momento storico particolare. La squadra rossonera è infatti ottava, anche se con una partita in meno, a – 14 dal primo posto e a -8 dal quarto posto che vale la Champions. A questo si aggiunge il secondo peggior attacco tra le prime 8 con 26 reti, davanti solo al Bologna con 25 ed una difesa che fin qui ha incassato 17 gol, alla media di uno a gara. L’ex allenatore del Porto troverà un ambiente in ebollizione, che ha fagocitato il connazionale Fonseca, vittima di giochi di potere e di una dirigenza dove l’incompetenza regna sovrana.
Conceicao, il palmares non basta
Sergio Conceicao ha fin qui vinto 3 volte la Liga Portoghese, 4 Coppe del Portogallo, Supercoppe di Portogallo e 1 Coppa di Lega Portoghese. Un curriculum di tutto rispetto, ma che ora va raffrontato ad una squadra che è una ex grande che fatica a emergere. Il portoghese ha firmato un contratto particolare: la durata è fino al 2026, ma la società può interromperlo unilateralmente a fine stagione. Il tempo per provare a ribaltare una stagione nata male è poco. I rossoneri sono infatti attesi alla sfida di Supercoppa Italiana contro la Juventus. Conceicao debutterà, dunque, contro il figlio Francisco. Subito dopo ci sarà il ritorno in campo in campionato e in Champions League. Ciò significa che per sviluppare le proprie idee non c’è molto tempo.
Conceicao adotta di solito il 4-4-2 con esterni molto veloci e centrocampisti centrali abili nella doppia fase. Si tratta di un modulo completamente diverso nell’interpretazione, da l 4-3-3 o dal 4-2-3-1 adottato fin qui. quello Sarà curioso vedere come il tecnico riuscirà a collocare Leao, che con Fonseca è stato spesso oggetto di discussioni. La collocazione del connazionale indirizzerà gran parte dell’avventura dell’ex tecnico del Porto. Il resto dovrà farlo lui cercando di rivitalizzare Morata e provando una quadra ad una squadra che in stagione ha cambiato troppo spesso assetto. Poi bisognerà capire anche capire ciò che farà la dirigenza. Ibra fin qui è stato inutile e dannoso, come lo è sempre stato da giocatore quando era chiamato a fare la differenza nelle gare che contavano. Lo svedese è una zavorra che potrebbe trascinare a fondo anche Conceicao. L’allenatore dovrà essere bravo a evitare tutte le possibili trappole, anche interne, perchè ormai è chiaro he al Milan l’allenatore è solo contro tutti.
Davide Luciani
