Faccia a Faccia
Neres vs Gudmundsson, chi viaggia verso la consacrazione?
Neres e Gudmundsson sono due dei giocatori su cui ci sono maggiori attenzioni in questo periodo. Il faccia a faccia

Gudmundsson e Neres sono senza alcun due dei giocatori più interessanti di questo campionato. Le loro storie, seppur per motivi differenti, hanno attirato moltissime attenzioni in questi mesi. C’è un qualcosa che accomuna i due, ossia il fatto che, il 2025, possa davvero essere l’anno della definitiva consacrazione nel nostro calcio. Ma ecco che, a pochi giorni da Fiorentina-Napoli, un faccia a faccia tra i due può aiutare a farsi un’idea.
Età uguale, storie diverse e qualcosa in comune
Classe 1997, Neres ha mosso i primi passi con il San Paolo. Nel 2015 ha conquistato sia la Copa Libertadores Under 20 che la Copa do Brasil Under 20. L’esordio in prima squadra è datato 2016. Fin da subito mette in mostra le sue qualità, tanto che, solo un anno dopo, su di lui ha messo gli occhi l’Ajax, che ha sempre occhio per i giovani talenti. 12 milioni di euro è stata la cifra investita dagli olandesi. Una cifra ripagata a suon di prestazioni. Nel 2018/2019 è stato tra i trascinatori della cavalcata in Champions, conclusasi solo in semifinale con il Tottenham. De Ligt, Tadic, De Jong e Ziyech sono stati i suoi compagni di avventura, sotto la sapiente guida di Erik ten Hag, Di lui non si possono certo dimenticare i gol contro Real Madrid e Juventus. Su di lui, a quel punto, hanno messo gli occhi tanti club, tra cui la Roma e i cinesi del Guangzhou Evergrande. Alla fine la sua scelta è caduta sullo Shakhtar, che ha versato nelle casse del club orange ben 18 milioni di euro. Il destino però ci ha messo del suo e, a causa dello scoppio della guerra in Ucraina, non è mai riuscito a scendere in campo. Il passaggio al Benfica è stata la conseguenza.
Anch’egli classe 1997, Gudmundsson è cresciuto in una famiglia dalla grande tradizione calcistica. Ha mosso i primi passi nelle giovanili del Reykjavik, ma la sua crescita è avvenuta in Olanda. Heerenveen e Psv Eindhoven sono state le sue prime tappe. Nel secondo ha passato un periodo nel vivaio, con il debutto in prima nella stagione 2017-18, totalizzando 12 presenze. L’Az Alkmaar ha investito per lui poco meno di due milioni nell’estate del 2018. Per lui tre stagioni e mezzo molto positive, come testimoniato dalle 98 presenze e dai 24 gol. Insomma è questo il preludio del suo trasferimento al Genoa per 1,2 milioni di euro. Era il 31 gennaio del 2022.
Benfica e Genoa, due tappe fondamentali. E il presente…
15,3 milioni di euro l’investimento del Benfica per Neres. Con la maglia delle Aquile di Lisbona, il brasiliano ha soprattutto convinto per i suoi numeri, in primis nella sua prima stagione: 48 presenze e 12 reti tra tutte le competizioni. La ciliegina sulla torta sono stati i 16 assist. Si è confermato nel 2023/2024: 35 presenze, 5 reti e 10 assist. A rallentarlo è stato un problema al ginocchio, che l’ha tenuto lontano dai campi di gioco per due mesi e mezzo. Il resto è comunque storia recente, con il suo passaggio al Napoli. Ci ha messo un po’ di tempo per conquistarsi la fiducia di Conte, nonostante il suo esordio con assist e il primo gol a fine settembre. I problemi di Kvara gli hanno consentito di trovare maggiore continuità. E di far capire quanto questo possa essere il suo momento e quanto le sua qualità sia un’arma letale negli schemi tattici e nel gioco degli azzurri.
Con Il Genoa, Gudmundsson ci ha messo poco a farsi conoscere e apprezzare. Nei primi mesi, pur dando un buon discreto contributo, non è riuscito a evitare la retrocessione. L’annata dopo però, la 2022/2023, è stato il principale protagonista nell’immediata risalita, con 14 gol in 38 presenze. Il resto è storia della passata stagione, con l’islandese che si è confermato anche in massima serie, prendendosi la scena. A parlare per lui sono le statistiche: 16 gol in tutte le competizioni e firme in calce sulla salvezza. Prestito oneroso per 8 milioni di euro, con diritto di riscatto a 17 milioni di euro più 3,5 di bonus: questa è la formula, con cui, la scorsa estate è passato alla Fiorentina. Trascinatore assoluto contro Lazio e Milan, ha fatto parlar di sé per questioni personali e processuali. Ora che tutto è stato messo alle spalle, tra fine e anno e inizio 2025, i toscani si aspettano che faccia quello che sa fare meglio: esser decisivo.
Cosa può accadere nel 2025
Rapidità, velocità, che lo rendono letale nell’uno contro uno, capacità di giocare su entrambe le fasce, pur essendo mancino, abilità nel dribbling, nel vedere la porta e nel fornire assist vincenti ai compagni: questo ciò che Neres sta dimostrando al Napoli. Insomma, un giocatore prettamente più offensivo rispetto a Gudmundsson, che però si fa preferire per l’agilità e per il suo controllo di palla, in primis negli spazi stretti. L’islandese in più può anche agire da seconda punta. Dunque, qualche differenza c’è. Ma per entrambi il 2025 deve essere l’anno giusto.
