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Serie A, le sorprese che diventano certezze

Il weekend della 15esima giornata di Serie A ha ruotato attorno alla parola sorpresa, sia questa positiva o negativa. E, nel primo caso, si può cominciare a parlare di certezza. L’analisi non può che spettare alla nostra rubrica Gli sfigati del lunedì.
A prendersi la copertina è l’ennesimo mezzo passo falso della Juventus. Il paradosso è che un pareggio casalingo si sia, in un certo senso, trasformato in un risultato positivo. Merito della rimonta dopo il doppio svantaggio, dove ci sono tantissime colpe di un Bologna che ha gettato alle ortiche una prestazione maiuscola, fatta di gioco e personalità. Tornando in casa bianconera, stanno sì pesando gli infortuni, ma anche scelte di mercato che, a oggi, possono esser definiti errori. E, per di più, in ormai quattro mesi, Thiago Motta pare non essere riuscito a trovare una vera e propria quadra. Il tutto accade con un vertice della classifica dove è accaduto tutto il contrario di tutto. Non si può certo parlare di sorpresa per l’Inter, ma soprattutto nemmeno per l’Atalanta. I bergamaschi stanno iniziando a essere seriamente considerati per la corsa scudetto anche dai bookmakers. La vittoria con il Milan è da vera grande squadra, in primis per quegli ultimi minuti di assedio, frutto di fame e di voglia di vincere. Il discorso sta diventando simile per Fiorentina e Lazio, con i viola che hanno dimostrato maturità. Ma sono i biancocelesti la vera sorpresa della giornata, con il colpaccio al Maradona, che tra l’altro arriva tre giorni dopo aver battuto lo stesso Napoli in Coppa Italia, segnale della grande forza del gruppo. Sorprese che diventano certezze, come Palladino e Baroni, ma anche certezze che iniziano a venir meno. Chiaro il riferimento ai campani. con Conte che dovrà ora vivere il primo momento di difficoltà.
A chiudere il cerchio non può che essere un’analisi della zona retrocessione, perché, anche in questo caso, ci sono sorprese positive e negative. Nel primo caso, a trasformarsi in certezza, è stato l’Empoli. Gli uomini di D’Aversa hanno dimostrato di essersi ripresi, dopo una leggera flessione. Per di più nella rosa dei toscani ci sono tanti elementi di qualità, come Esposito. Cacace e Colombo. L’altro lato della medaglia è lo sconfitto Verona, surclassato 4-1. 11 sconfitte su 15 parlano da sole. A preoccupare in casa scaligera è il susseguirsi di prestazioni anonime e senza alcun tipo di mordente. Serve una scossa e l’avventura di Zanetti pare esser giunta al capolinea. Altrimenti la salvezza potrebbe diventare una chimera. Anche meglio non avere troppo certezze. E fare il callo alle sorprese.
















