Faccia a Faccia
Conçeicao vs Foden, quando il futuro sembra scritto
La sfida tra Juventus e Manchester City sarà caratterizzata da molti duelli a distanza, tra cui quello tra Conceiçao e Foden

Il ritorno della Champions League porterà a molte sfide interessanti, tra cui quella tra Juventus e Manchester City. Una partita che promette grande spettacolo e che non può che caratterizzarsi per duelli a distanza. Un faccia faccia interessante è quello tra Conceiçao e Foden. Ma che cosa si può dire su di loro? Non resta che entrare nel dettaglio e nello specifico di questo confronto.
Due inizi molto diversi
Nato nel 2002 a Coimbra, l’avventura calcistica del buon Francisco inizia a soli 8 anni, quando si aggrega al Belenenses. Dopo pochissimo tempo, viene tesserato dallo Sporting Lisbona. Rimane nella squadra capitolina per ben sei stagioni, affinando le sue qualità e abilità. Insomma, una maturazione importante. Una maturazione che convince suo papà Sergio a portarlo con sé al Porto. Comincia con l’Under 17, dove, nella stagione 2018/2019. segna 15 gol in 15 partite. Numeri che gli valgono la promozione in prima squadra. Il primo anno per lui arriva addirittura anche l’esordio in Champions League. Tanto che, a soli 18 anni, viene convocato nell’Under 21 del Portogallo. E, nell’Europeo di categoria, diventa il marcatore più giovane di sempre. Insomma, un inizio da vera e propria stella.
Classe 2000, Foden è uno dei prodotti dell’accademia del City. Dopo ben otto anni nelle giovanili, il nativo di Stockport debutta in prima squadra nel novembre del 2017. Nella sua prima stagione totalizza solo dieci presenze, ma si porta comunque a casa Premier League e Coppa di Lega. L’anno successivo Guardiola, letteralmente stregato dal suo talento, gli consegna, in più di un’occasione la maglia da titolare. E lui ripaga con le sue prime reti. Non a caso, nel marzo 2019, sigla la sua prima rete in Champions League, diventando il giocatore inglese più giovane di sempre ad aver segnato nella massima competizione UEFA per club. L’annata si chiude con sette reti e un incetta di trofei (Premier League, Coppa di Lega, Coppa d’Inghilterra e Community Shield). La svolta definitiva per lui arriva nell’estate del 2020, con l’addio di Silva. E le chiavi passano proprio a lui.
Il pilastro e la nuova stella
Formativa è per Conceiçao l’esperienza all’Ajax, anche se, in 28 presenze, realizza solo una rete e tre assist. In Olanda però il lusitano matura definitivamente e, con il ritorno al Porto, esplode definitivamente. 43 presenze, otto gol e otto assist: questi i suoi numeri nel 2023/2024. Numeri e prestazioni che gli valgono la convocazione a Euro 2024, dove, con la Repubblica Ceca, segna il suo primo gol in Nazionale, che per di più vale la vittoria. Una rete che inoltre gli consente di diventare il secondo figlio d’arte a fare gol in un campionato europeo di calcio, dopo Federico Chiesa. Il resto è storia recente e di un’avventura alla Juventus iniziata nel migliore de modi: due gol, cinque assist e la sensazione che sia uno dei giocatori che possano sempre inventarsi qualcosa. E il primo a saperlo è mister Thiago Motta.
Foden, dal 2020, diventa una delle espressioni della generazione di fenomeni dell’Inghilterra. E colleziona record su record: prima tripletta, calciatore più giovane a raggiungere 50 partecipazioni al gol in Premier League nella storia del Manchester City e tanto altro. Nel 2023 arriva anche il trionfo più importante, ossia quello in Champions League. L’inglese mette anche il timbro nella finale del Mondiale per club, vinta per 4-0 contro il Fluminense, aggiungendo ancora un alloro al suo palmares. Insomma, nonostante la giovane età, parliamo di un simbolo dei Citizens. tanto che, alla fine della scorsa stagione, viene nominato Calciatore dell’anno (FWA) e giocatore della stagione della Premier League.
Chi è più forte
Difficile fare un paragone tra i due. Nonostante ci siano solo due anni di differenza, Foden ha un’esperienza maggiore, essendo, come detto, un pilastro del City. Lui, pure avendo una discreta duttilità, è prevalentemente un trequartista, che fa della tecnica individuale la sua principale arma. Visione di gioco, dribbling e velocità sono le altre sue caratteristiche. L’inglese può giocare anche come esterno offensivo e falso nueve, dimostrando di essere un calciatore a dir poco moderno. Si stanno invece affinando le qualità di Conceiçao. Il portoghese è un esterno destro alto, abile nel dribbling, sfruttando le sue capacità di rientrare sul suo mancino. Abilità nell’assist e in zona gol lo rendono un’ala completa. Il futuro è dalla sua parte, ma, rispetto all’inglese, ha ancora molto da dimostrare.












