Overvaluation
Da Cragno a Milik: non solo infortuni
Dopo tredici giornate, si può serenamente e tranquillamente dire che la Serie A è ufficialmente e definitivamente entrata nel vivo. Ed ecco che non si può non notare che ci sono certi giocatori che si sono trasformati in un vero e proprio caso. Tanto, ma non tutto, dipende da problemi fisici e infortuni. Ad analizzare quel accade, provando anche a immaginare cosa potrebbe succedere, è la nostra rubrica Overvalutation. Ma chi sono i protagonisti?
Cragno, una promessa non mantenuta?
In molti si ricorderanno quando, con addosso la maglia del Cagliari, l’estremo difensore era considerato uno dei migliori della Serie A, con tanto di chiamata della Nazionale. Il corteggiamento di tante big, ma poi ad acquistarlo è il Monza. In Brianza il buon Alessio non riesce però a imporsi, pagando anche l’esplosione di Di Gregorio. Poco cambia con il prestito al Sassuolo, dove è il vice di Consigli. A complicare il tutto, dopo il ritorno in Lombardia, un infortunio alla spalla, che l’ha costretto all’operazione e l’ha tenuto fuori in questa prima parte di stagione. Cragno ora è vicino al rientro, ma il suo futuro è difficile da prevedere. Difficile prendere il posto di Turati, com’è altrettanto complicato immaginare che qualcuno, nel mercato di gennaio, possa puntare su di lui, dopo un’assenza così prolungata. Il suo destino da promessa non mantenuta pare scritta. Ma chissà magari un piccolo aiuto dalla fortuna, che sembra, da due anni a questa parte, avergli voltato le spalle.
Bennacer, l’acquisto in più o qualcos’altro?
Parlare dell’algerino può esser complicato. Il suo rapporto con il Milan è stato molto da amore e odio. In estate la sua cessione pareva inevitabile, con il suo addio che avrebbe sbloccato un innesto in mediana. A cambiare le carte tavola poi un gravissimo infortunio al polpaccio nel ritiro della Nazionale, che l’ha tenuto lontano dai campi fino a oggi. L’ex Empoli ha però bruciato i tempi e Ibrahimovic ha annunciato il suo rientro a dicembre. Lo svedese l’ha definito un acquisto in più. Sarà davvero così? Difficile pensarlo dopo quanto accaduto tra giugno e agosto. Ma chissà che questi mesi non abbiano appianato le divergenze. L’algerino potrebbe davvero, per duttilità e fisicità, dare qualcosa agli uomini di Fonseca.
Vitinha dove sei?
Vista la sua esperienza tra Braga e Marsiglia, ma anche nelle rappresentative giovanili del Portogallo, il lusitano era considerato uno di quegli innesti che avrebbe dovuto dare qualità e personalità in casa Genoa, senza far pesare troppo gli addii estivi. In realtà il suo bottino, a oggi, dice zero alla voce gol. Insomma, il 24enne non è riuscito a inserirsi nello scacchiere tattico di Gilardino e, in generale, a un calcio tattico come quello italiano. Il cambio di allenatore, con l’arrivo di Vieira, potrebbe cambiare qualcosa. Già contro il Cagliari ha dato qualche segnale. I prossimi mesi per lui, ma anche per i liguri, saranno di vitale importanza. Le qualità non gli mancano.
Milik, la causa di tutto
Nessuno può ovviamente colpevolizzare il polacco per i suoi problemi fisici. Di certo, il suo passato parla e i suoi guai muscolari sono cosa nota, come le sue qualità indiscutibili qualità. Il mix però crea un’esperienza alla Juve che non può che essere deludente, se ci si basa soprattutto sui numeri. E il puntare su di lui come vice Vlahovic sta creando non pochi problemi. E poi se si guarda a cosa sta facendo Kean la situazione non può che peggiorare. Il prossimo anno sarà quello del suo rientro, ma è difficile immaginare come possa essere il suo 2025.