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Overvaluation

Da Karamoh a Raspadori: quando si può parlare di casi

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La pausa per le Nazionali è ormai andata in archivio ed è dunque pronta per tornare la Serie A. In alcune squadre però ci sono ancora delle piccole situazioni che potrebbero trasformarsi in dei veri e propri casi, che rischierebbero poi di rimanere irrisolti. Ma a chi ci si sta riferendo? A spiegare tutto nel dettaglio e nello specifico è la nostra rubrica Overvalutation.

Karamoh, qualcosa si è interrotto

In molti si ricorderanno il suo inizio con l’Inter, con tanto di gol nell’esordio da titolare con il Bologna. Era il 2018, ma, a distanza di sei anni, l’ivoriano naturalizzato francese non è riuscito, se non in qualche rara occasione, a confermare quelle che erano le premesse. Mancanza di continuità al Parma e ora al Torino non riesce a brillare. E quest’anno, in 10 presenze e un totale di 149′, non sono arrivati segnali. Il futuro potrebbe essere lontano dall’Italia, sperando per lui in una rinascita. Perché le qualità in lui si sono viste.

Ikoné, Palladino ci punterà davvero?

Il pensiero va a quest’estate, ossia a quando il francese è stato, in più di un’occasione, vicinissimo alla cessione. Il presente dice di un ottimo apporto in Conference League, con tre reti e con Palladino che, in più di un’occasione e anche simpaticamente, ha provato a spronarlo. Insomma, questo serve per dimostrare che da lui ci si è sempre aspettati qualcosa in più. Nei tre anni in viola sembra essergli quasi sempre mancata una moneta per fare un dollaro. Riuscirà in questi due mesi a convincere davvero? A gennaio, con il mercato aperto, i toscani potrebbero decidere di fare cassa…

Okafor, da amuleto a delusione?

Con Pioli era una sorta di amuleto, decidendo più di una partita subentrando dalla panchina. Ora per lo svizzero, che tra l’altro delude e non poco in Nazionale, c’è molta difficoltà  nel convincere Fonseca. Dopo un esordio con il gol con il Torino, solo 446 minuti, dove l’ex Salisburgo non è mai riuscito a lasciare il segno. Un brutto segnale per chi, come detto,  nella passata stagione era diventato lo specialista dei goal decisivi a gara in corso. Il prossimo mese per lui potrebbe diventare fondamentale, con un gol che è necessario per sbloccarsi. Altrimenti tutto potrebbe succedere, anche un addio. O comunque un innesto in attacco, che renderebbe la sua situazione ancor più difficile.

Raspadori, qualcosa deve cambiare

Zero gol e un solo assist in Coppa Italia. Solo 8 presenze tra campionato e Coppa, con meno di 400 minuti totalizzati. Insomma, i numeri dell’ex Sassuolo non necessitano di spiegazioni. Il 24enne, nelle gerarchie di Conte è dietro Lukaku e Simeone, ma forse non è nemmeno considerato una prima punta. Una situazione che rende complicata anche quello che può accadere in Nazionale, con Spalletti che, nelle ultime due partite, gli ha concesso circa 3o minuti. Quasi impossibile prevedere cosa potrebbe succedere, con un cessione a gennaio plausibile, ma non scontata. Nel prossimo mese l’obiettivo è provare a invertire la tendenza. Magari anche con un colpo di fortuna, che non guasta mai.

Giornalista freelance, copywriter e ghostwriter. Sono uno dei volti e delle firme storiche di Sportcafe24.com

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