Overvaluation
Da Pessina ad Asllani: 4 possibili delusioni?
Il campionato procede spedito, con una classifica che si sta via via, turno dopo turno, sempre più delineando. Ma ecco che la luce dei riflettori si accende anche sui giocatori e non solo su quelli che stanno brillando. Infatti c’è chi non sta rendendo al meglio e presto rischia di trasformarsi in una sorta di vera e propria delusione. A spiegare tutto è, come sempre, la nostra rubrica Overvaluation.
Pessina e una strada non troppo giusta
Nessuno mette in dubbio il valore del jolly del centrocampo del Monza. L’ex Atalanta è un pilastro dei brianzoli e i sei gol e tre assist della scorsa stagione lo dimostrano. Fatto sta che, quantomeno a oggi, Pessina è ancora a secco. E se le statistiche non dicono sempre e comunque tutto, sicuramente si può dire che, per uno dei protagonisti di Euro 2020, ci si poteva anche immaginare altro. E forse non è nemmeno un caso che, sempre stando a oggi, non sia più nel giro della Nazionale. Ma ha comunque tutto per riprendersi la scena, magari aiutando il Monza a venir fuori dalle sabbie mobili.
Dele Bashiru, non può essere solo EL
Fa strano accostare la parola delusione a una squadra seconda in Serie A e prima in Europa League. Eppure si mentirebbe se non si mettesse il nigeriano tra i giocatori che qualcosa devono ancora dire e dare. Sì, sta facendo bene in Coppa, con un gol e due assist. Ma in estate era stato acquistato per essere una sorta di pilastro che, quantomeno al momento, non è. Dele Bashiru ha comunque tempo e modo di crescere, di far capire bene quale possa essere il suo ruolo e di trovare continuità. In una squadra che gioca ogni tre giorni e con un allenatore che sta facendo molte rotazioni, lui deve però metterci molto di suo.
Juan Jesus e quel labiale
Il labiale di Verona-Napoli, con Conte che sembra quasi accusarlo dell’allora fragilità difensiva, non può non essere rimasto in mente. E non è un caso che, da quel momento, è a dir poco finito dietro nelle gerarchie, non trovando più spazio. Difficile che il tecnico leccese possa ridargli molta fiducia, con un giocatore che non ha mai convinto del tutto. L’addio a gennaio è molto probabile, con un ritorno in patria come ipotesi principale.
Asllani, prima o poi arriverà il momento?
Inutile girarci attorno; il centrocampista, ancora oggi, a distanza di più di due anni dal suo arrivo a Milano, è un vero oggetto misterioso. Poche volte si sono viste le sue qualità, ma tante altre ci si è chiesto quale possano essere le sue prospettive. Eppure recentemente è anche arrivato il rinnovo fino al 2028, segno che la dirigenza in lui qualcosa ha visto e da lui qualcosa si aspetta. La volontà di migliorare c’è, o quantomeno di provarci. E, in fondo, c’è anche la fiducia, A Inzaghi sta dargli la grandissima occasione, ma Asllani sa bene di non poterla sbagliare.