Dagli errori inattesi agli esoneri attesi: le sentenze della dodicesima giornata di Serie A

La dodicesima giornata di Serie A è stata, in un certo senso, la chiusura di un ciclo. Il pensiero va sì alla pausa per le Nazionali, ma anche a quanto accaduto, che ha sicuramente detto tantissimo. A spiegare cosa è successo nel dettaglio e nello specifico non può che essere la rubrica Gli sfigati del lunedì.

Il clou è inevitabilmente stata la sfida al vertice tra Inter e Napoli. Un pari con qualche polemica per il rigore, con un Conte scatenato nel post partita. Ma la notizie e l’errore dal dischetto di Calhanoglu, arrivato dopo ben 19 rigori segnati. Insomma, una sorta di vera e propria chiusura di un’era. Anche perché, pur avendo fatto qualcosa in più, i nerazzurri non sono apparsi, nemmeno ieri, la squadra schiacciasassi della scorsa stagione. Non si ride nemmeno dall’altra parte di Milano, visto il 3-3 con il Cagliari. Il paradosso è la doppietta di Leao, con le parole di Fonseca che dice che il portoghese ha capito dagli errori, sapendo di dover migliorare. Quindi, quando qualche settimana fa si parlava di caso, di certo non si era completamente nel torto. Meglio tardi che mai…

Qualche piccolo mugugno forse c’è pure in casa Juventus. Sì la vittoria nel derby ha dimostrato importanti segnali di crescita e di maturità, ma i tifosi bianconeri non possono non pensare a Moise Kean. Davvero non sarebbe servito un attaccante così? Qualcuno potrebbe, o addirittura dovrebbe, dare delle risposte. A chiudere il cerchio de Gli sfigati del lunedì sono i due esoneri del weekend. Colpisce un po’ quello di Gotti, arrivato dopo un pari, ma definito una scelta tecnica. Come se la squadra non lo seguisse più. Inevitabile invece quello di Juric, con una gestione però a dir poco opinabile. Il comunicato, arrivato praticamente al fischio finale, fa capire che la decisione era già stata presa. Qual è il senso di tutto ciò? E la sensazione è che si possa scender ancor più giù.