Faccia a Faccia
Comuzzo vs Okoli, il futuro passa comunque da qui
I convocati di Spalletti hanno senza alcun dubbio suscitato non poca curiosità, soprattutto per la presenza di qualche novità. Il pensiero va in primis alla presenza in difesa di Comuzzo e Okoli. Ma chi potrebbe rappresentare il futuro della difesa azzurra? Quali sono le differenze tra i due? Non resta che approfondire il tutto con un vero e proprio faccia a faccia.
Un inizio tanto diverso quanto uguale
Classe 2005 nativo di San Daniele Del Friuli, Comuzzo ha mosso i primi passi nel Tricesimo, per poi passare all’Udinese e al Pordenone. La svolta per lui arriva nel 2019, quando, a soli 14 anni, approda alla Fiorentina. Nei viola compie tutta la trafila nelle giovanili, per giocare poi sia con l’Under 17 che con l’Under 19. Il salto definitivo c’è nella scorsa stagione, quando Italiano lo promuove in pianta stabile in prima squadra. Ed è l’inizio di una nuova storia.
Nato a Vicenza nel 2001, Okoli comincia la sua carriera nelle giovanili del club della sua città. Molto importante per lui è però l’esperienza nel settore giovanile dell’Atalanta, dove cresce, matura e gioca con grande continuità. E fa tra l’altro parte del gruppo che vince lo scudetto, vivendo poi anche l’esperienza della Youth League. Non riesce a debuttare mai in prima squadra ed è per questo che arrivano le esperienza con la Spal e soprattutto con la Cremonese, dove Pecchia lo considera un titolare inamovibile. Il ritorno a Bergamo è dunque inevitabile e logico.
L’azzurro come naturale conseguenza
La stagione 2023/2024 per Comuzzo è avara di soddisfazioni, con sole sei presenze. L’arrivo di Palladino però cambia tutto, con l’allenatore ex Monza che decide di lanciarlo e di dargli fiducia. Una fiducia ripagata, con prestazioni di altissimo livello e dimostrando una maturità da vero e proprio veterano. Tutto ciò gli ha permesso di scalare le gerarchie e di prendere il posto a giocatori ben più esperti, come Martinez Quarta e Pongracic. La chiamata di Spalletti è la naturale conseguenza, per un giocatore che ha già indossato le maglie di Under 17, Under 18, Under 20 e che recentemente era entrato nel giro dell’Under 21. Non male per chi ha solo 19 anni.
Nela stagione 2022/2023, Okoli riesce a conquistare la fiducia di Gasperini, chiudendo l’anno con 17 presenze in campionato. Intanto le sue qualità conquistano sia l’Under 21 che l’allora commissario tecnico Mancini, che lo chiama per uno stage. Eppure, nonostante ciò, l’anno successivo arriva il prestito al Frosinone. Il centrale è tra i più positivi dei ciociari, giocando in ben 34 occasioni. Il resto è storia di quest’estate con l’Atalanta che decide di cederlo per 15 milioni al Leicester, dove, con 8 presenze, sta trovando la dimensione. La convocazione non stupisce dunque poi così tanto.
Chi è più forte?
Okoli ha senza alcun dubbio un minimo di esperienza in più. L’ex Atalanta un difensore che fa della fisicità il suo punto di forza, pur riuscendo a farsi valere anche nella progressione. Bravura nelle palle alta, pulizia negli interventi e capacità di leggere varie situazioni, che gli permette di giocare d’anticipo, lo rendono un difensore abbastanza completo. Comuzzo sembra avere margini di miglioramento più ampi. Stazza fisica e tecnica non gli mancano, come la capacità di impostare la manovra dal basso e di giocare molti palloni. Dunque un difensore moderno e che può adattarsi all’idea di gioco di Spalletti, dopo aver letteralmente stregato Palladino.