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Ivan Juric, l’allievo pluriripetente di Gasperini

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Juric

Ivan Juric si sta giocando malissimo la sua grande chanche. Quando la Roma lo ha ingaggiato al posto di De Rossi, tutti hanno storto il naso. Al di là del suo curriculum, fino a quel momento tutt’altro che eccezionale, era soprattutto il suo carattere a preoccupare. Ora si può dire che quelle preoccupazioni erano più che giustificate. In 11 gare tra campionato ed Europa League, la Roma ha vinto appena 4 volte, pareggiando in 3 occasioni e perdendo le restati 4. Oltre ai risultati a preoccupare è una gestione della rosa che lascia più di un dubbio. Il caso Hummels, scoppiato definitivamente nella gara contro l’Union Saint Gilloise, è solo uno dei tanti.

Juric, la pecora nera del maestro Gasperini

Diversi ex giocatori di Gasperini al Genoa sono diventati buoni allenatori. Quello più sulla cresta dell’onda è senza dubbio Thiago Motta, ma anche Palladino sta facendo una buona carriera. Juric è quello che ha iniziato prima di altri ad allenare, ma anche colui con quello con i principi meno simili a Gasp. Tutti gli allievi di Gasp, anche nelle serie minori, sono portatori di un calcio aggressivo e propositivo. Al contrario, il gioco di Juric è noioso e prevedibile. Non è un caso che sia a Verona che a Torino le sue squadre fossero note più per l’attenzione alla fase difensiva che per la costruzione offensiva. Insomma, a parte la difesa a tre, di Gasp nel tecnico croato c’è veramente poco, sia nella costruzione del gioco (mancano ad esempio i cambi di fascia tipici del maestro), sia nell’aggressività. Altra grande differenza è che Gasperini è bravissimo a valorizzare i giovani, cosa che Juric non è stato mai in grado di fare con rare eccezioni.  Insomma, di gasperiniano Juric ha più che altro il carattere fumantino e allergico alle critiche.

Con queste premesse era abbastanza logico che l’avventura alla Roma di Juric non finisse bene. I Friedkin sono già pronti a silurarlo. In questi giorni di parla di Mancini, ma anche di Potter e Lampard. Quel che è certo, è che il croato paga la presunzione di essere piombato nello spogliatoio giallorosso come un elefante in una cristalleria. Notoriamente l’ambiente intorno alla Roma non è semplice da gestire, ma il modo di porsi di Juric sa molto di masochistico. Ecco perchè la sua fine era scontata. Juric dovrà riflettere molto sugli errori che ha commesso perchè, se a Roma finirà con un esonero, come è probabile, visto anche il pregresso, non è così scontato che trovi qualcuno che gli dia un’opportunità fi un certo livello. Non in serie A.

Davide Luciani 

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