Overvaluation
Da Karlsson a Jovic, da Dahl a Spinazzola: 4 pezzi di mercato che non compongono il puzzle
Il campionato è ormai sempre più nel vivo. La tre giorni europea è iniziata, partendo in un modo appassionante e avvincente. Eppure, in alcune squadre, si cercano ancora quelli che possono esser definiti, senza troppi giri di parole, i pezzi mancanti del puzzle. A spiegare tutto, come sempre in questo caso è la nostra rubrica settimanale Overvalutation.
Da Karlsson ci si aspettava di più?
Lo svedese è arrivato la scorsa estate. tra l’altro anche con un investimento importante di 11 milioni di euro. Eppure i suoi numeri sono impietosi: 11 presenze, zero gol e nessun segnale che possa essere definitivo positivo. Non è un caso che già lo scorso anno, con Motta in panchina, in tanti avevano espresso dubbi su di lui. La cura Italiano, fino a ora, non sta portando benefici all’ex Az Alkmaar. Eppure, proprio con gli olandesi, in molti erano rimasti colpiti dalle sue qualità, dalla sua rapidità e dalle sue capacità in fase realizzativa. Tutte cose che, in maglia rossoblu, non si sono viste. Il suo destino sembra appeso a un filo, ma chissà che non possa bastare un episodio…
Dahl e le zero possibilità
In tanti, vedendo le prestazioni negative di Zalewski e Celik, si sono chiesti perché non sia mai stata data una possibilità al giovane terzino svedese. Eppure la curiosità sul classe 2003 è sempre stata moltissima, visto che è stato definito un giocatore agile, veloce e in grado di sovrapporsi. Chissà che Juric non si giochi proprio lui come carta disperata per cercare di salvare il salvabile. A volte, la leggerezza e la freschezza può diventare la soluzione.
Spinazzola, qualcosa non va?
Sei partite a voto, per dirla con il linguaggio fantacalcistico, e un solo assist. Non vi è dubbio che, dall’ex Roma, ci si aspettava un po’ di più. Soprattutto quando in panchina c’è un allenatore come Conte, da sempre molto proprio a sfruttare giocare con quelle caratteristiche. A penalizzarlo forse l’assenza di Coppe, che non favorisce rotazioni. A 31 il buon Leo sa di giocarsi una delle ultime chance importanti. Già questi mesi dovranno dare qualche segnale in più. Anche piccolo, ma serve.
Jovic, vorrei ma non posso
Sicuramente una lombalgia in estate e un sovraccarico in queste settimane lo stanno bloccando in una stagione dove, a oggi, ha solo tre presenze. Il serbo però, anche lo scorso anno, pur sfiorando la doppia cifra e arrivando a quota nove gol stagionali, non ha mai pienamente convinto. Mancano continuità, convinzione e piena determinazione, ossia quelle caratteristiche che aveva con la maglia dell’Eintracht Francoforte. Forse però l’errore e pensare ancora a quell’esperienza, dimenticandoau la brutta avventura al Real Madrid e un’esperienza in chiaroscuro alla Fiorentina. Jovic è davvero questo?