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Lunin vs Maignan, quando Real Madrid-Milan ruota sui portieri

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Maignan e il suo futuro

Archiviata la vittoria, non poco sofferta, contro il Monza, per il Milan è tempo di concentrarsi sulla Champions League. I rossoneri hanno bisogno della svolta nella competizione europea, vista la posizione in classifica. Di fronte però, nella serata d martedì, ci sarà l’avversario forse peggiore, ossia i campioni in carica del Real Madrid. I duelli a distanza saranno tantissimi, ma l’attenzione potrebbe esser puntata sui portieri , ossia Lunin e Maignan. Ma c’è davvero tanta differenza tra i due?

Una carriera del tutto diversa

Nato nella Guyana francese nel 1995, da padre francese e madre haitiana, è cresciuto nel Paese transalpino, in un quartiere povero e tra l’altro non ha mai conosciuto il padre. La sua avventura calcistica è cominciata nel Psg, con il primo contratto da professionista firmato nel 2013. Nei capitolini però è rimasto molto poco, visto che nel 2015 è approdato al Lille. Ed è qui che è cominciata la sua ascesa, con l’esordio in Ligue 1 nel mese di settembre e una crescita continua, culminata con la conquista del posto da titolare, arrivata dopo due anni, ma con tante apparizioni dove ha messo in mostra la sua qualità. Ciò per cui si è fin da subito contraddistinto è stata la sua abilità nel parare i calci di rigore. L’apice in terra francese è arrivata nella sua ultima stagione, con la conquista di un insperato scudetto. Ed ecco che, nell’estate del 2021, è arrivata la chiamata del Milan.

Classe 1999, nato a Krasnohrad, in Ucraina, è stato senza alcun dubbio uno dei prospetti interessanti degli ultimi anni. La sua carriera ha preso il via nel Metalist Youth Sportive School. Dopo poco però a puntare su di lui è uno del club più importanti del suo Paese, ossia il Dnipro, che lo ha acquistato nel 2016. Dopo un periodo nella squadra riserve, ha esordito in prima squadra nell’ottobre dello stesso anno. Ha chiuso la sua avventura con 22 presenze, passando poi, nell’estate del 2017, allo Zorya Luhansk. Con questo club ha avuto modo di mettersi sempre più in mostra, giocando in Europa League. L’apice è stata una vittoria in casa dell’Athletic Bilbao, dove ha mantenuto la porta inviolata. Prestazioni importanti le sue, che portano, nel 2018, alla chiamata del Real Madrid.

Maignan certezza, Lunin non molla

Il primo anno al Milan di Mike Maignan è stato a dir poco incredibile. Il francese ha raccolto la pesante eredità di Donnarumma, ma non ha deluso, anzi tutt’altro. L’estremo difensore è stato tra i protagonisti di una cavalcata trionfale, che ha portato alla vittoria dello scudetto. Miglior portiere dell’annata 2021/2022, l’anno successivo ha invece pagato un infortunio al polpaccio. Il suo valore si è però capito quando, con la sua assenza, i rossoneri solo letteralmente crollati. La soddisfazione di aver giocato una semifinale di Champions è comunque un qualcosa che resta. Il resto è storia recente, con la scorsa annata dove è stata una delle poche certezze, diventando addirittura assist-man in un’occasione. E quest’anno Fonseca sa di poter contare sempre e comunque su di lui.

L’avventura blancos di Lunin non è iniziata nel migliore dei modi, anche perché il Real, nello stesso periodo, ha acquistato anche Courtois. Il belga è stato sempre il titolare, seppur qualcosa è cambiato dopo il grave infortunio al crociato. L’ucraino ha dovuto convivere con l’etichetta di essere una promessa nel ruolo, essendo però una sorta di gregario, con poche presenze e diversi prestiti in altre squadre spagnole: Leganes, Real Valladolid e Real Oviedo. E in quest’ultima esperienza ha trovato continuità e si è messo in mostra. Nel gennaio del 2021 è così tornato alla casa madre, t0talizzando, fino a oggi, circa 50 presenze. I continui problemi fisici di Courtois gli stanno però donando la grande occasione e lo sa bene Djalo, che ha visto respingersi un rigore in Real Madrid-Braga. A 25 anni può davvero essere il suo momento.

Chi è più forte?

Non vi sono dubbi sul fatto che, in un faccia a faccia, prevalga Maignan. Reattività, fisicità, gran piede e capacità di parare i rigori: le qualità del francese sono davvero infinite. Ma Lunin ha davvero tutto per finire sotto i riflettori, a partire da un fisico longilineo e dall’ottima tecnica podalica. Bravo nella gestione delle palle alte e nelle uscite basse a contrasto, negli ultimi anni è migliorato molto in reattività e senso della posizione. E se quella contro il Milan diventasse la sua notte?

 

Giornalista freelance, copywriter e ghostwriter. Sono uno dei volti e delle firme storiche di Sportcafe24.com

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