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Cessione Genoa, spunta un imprenditore. Esonero Gilardino: la situazione

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Gilardino non sta attraversando un buon momento alla guida del Genoa

Una due diligence per l’eventuale acquisto del Genoa sarebbe già stata avviata circa un mese fa da un per ora ignoto imprenditore. Ad affermarlo in diretta su Sky Sport è stato il giornalista, nonché ex responsabile della comunicazione del club rossoblù, Giampiero Timossi.

Secondo quest’ultimo le pratiche per la cessione della società calcistica più antica d’Italia, da circa tre anni in mano alla holding americana 777 Partners, sarebbero non solo già state avviate, affidandole ad un apposito studio milanese, ma sarebbero anche a buon punto.

Timossi non rivela il nome del possibile acquirente ma spiega che non si tratta né di un fondo né di una nuova holding bensì di un investitore privato. Il giornalista esclude poi esplicitamente i nomi emersi nelle scorse settimane dell’ex presidente della Roma James Pallotta e del numero uno di MSC Crociere Gianluigi Aponte. La cifra di acquisto sarebbe già stata stabilita attorno ai 160 milioni di euro, debiti compresi.

Esonero Gilardino, le ultimissime

2 punti e 4 gol fatti nelle ultime 8 partite. Ultimo posto in classifica e un gioco che fatica a decollare. I numeri collezionati dal Genoa in questo avvio di stagione fanno venire i brividi peggio dei mostri di Halloween. Eppure, malgrado una situazione ai limiti del drammatico (sportivamente parlando), la posizione di Alberto Gilardino sulla panchina rossoblù non appare affatto in bilico. Almeno per il momento.

Neppure la sconfitta interna con la Fiorentina incassata ieri sera sembra infatti mettere in discussione il futuro del tecnico biellese. Infortuni in serie (contro i viola erano addirittura dieci gli indisponibili) e una rosa qualitativamente smantellata in estate sono due degli alleati più preziosi che stanno permettendo all’ex centravanti della Nazionale di mantenersi in sella al Grifone.

A dare una mano a Gilardino c’è poi anche l’aspetto tutt’altro che secondario di chi potrebbe esserne il sostituto. Tra i vari allenatori disponibili nessun profilo sembra suscitare particolare interesse nella dirigenza che piuttosto che correre il rischio di cambiare tanto per farlo preferisce restare così com’è. Complice anche una situazione finanziaria per nulla florida.

Alibi e scusanti che tuttavia non potranno durare in eterno, soprattutto ora che la società ha finalmente assecondando la sua richiesta di forze fresche, andando a pescare nel cesto degli svincolati prima Gaston Pereiro, poi Mario Balotelli. Giocatori di classe ed esperienza che, seppur praticamente inutilizzati fino ad oggi, torneranno certamente utili alla causa rossoblù.

Ad abbassare ulteriormente il margine di errore a disposizione del Gila c’è poi anche i calendario. Se fin qui il Genoa ha incontrato sul proprio cammino ostacoli decisamente ostici, dall’Inter alla Juventus, dalla Fiorentina all’Atalanta, passando per Roma, Lazio e Bologna (in pratica tutte le italiane impegnate in Europa con la sola eccezione del Milan), nei prossimi turni il viatico dei rossoblù sarà potenzialmente più semplice.

Parma, Como e Cagliari sono i prossimi rivali che aspettano il Grifone, con gli ultimi due attesi nel fortino del Ferraris. Tre scontri diretti che diranno molto sul futuro del campionato del Genoa. Ma che potrebbero essere decisivi per la permanenza di Gilardino sulla panchina più antica d’Italia. Lo riporta calciomercato.com.

Direttore Editoriale Sportcafe24.com. Da oltre 10 anni mi occupo della gestione editoriale del nostro magazine, formando giornalisti sportivi e copywriter.

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