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Braccio di ferro tra Fonseca e Leao. La panchina di Juric è salva?
Si riparte oggi, alle 15.00, per un nuovo fine settimana di calcio. Si riparte oggi per un turno che potrà dire molte cose sulla nostra Serie A. La Juventus contro l’Udinese, oggi alle 18, dovrà ritrovare una vittoria che manca dal 19 ottobre (1 a 0 contro la Lazio). Domani, il Napoli di Conte avrà il secondo big match del campionato, un campionato che sta dominando e che adesso vuole una conferma. Sempre domani, la Fiorentina di Palladino dovrà capire se è veramente una grande, vincendo sul difficile campo del Torino.
Risposte e conferme. Come quelle che dovranno arrivare dai campi di Milan e Roma. In ballo ci sono allenatori e top player. E un futuro non così scontato.
Continua il braccio di ferro tra Fonseca e Milan
Nel derby lombardo di stasera tra Monza e Milan probabilmente non ci sarà Rafa Leao. Sarebbe la terza di fila e la quarta a inizio anno. “Magari per voi è strano vederlo in panchina, ma questa deve essere la normalità: per me il Milan è più importante di qualunque giocatore” ha detto Paulo Fonseca dopo la sosta di ottobre. Leao, come fa notare la Gazzetta dello Sport, è diventato una seconda scelta. Una seconda scelta preziosa visti i 7 milioni di euro a stagione e una clausola rescissoria che sfiora i 200 milioni. Una seconda scelta importante visto il numero che porta sulla maglia e la fascia che a volte porta sul braccio.
Quello che chiede Fonseca al suo calciatore non è solamente apporto offensivo, ma di pressione, di sacrificio, di dedizione. Caratteristiche che non sono nel DNA di Leao. Per questo si è arrivati al muro contro muro. La sensazione è che prima o poi qualcuno smetterà. Per cessione, per esonero, per scelte. Che arriveranno a breve oppure entro giugno.
Juric resiste a Roma?
Tre punti, vittoria con il minimo scarto e crisi scacciata. Potrebbe essere così semplice la situazione in casa Roma ma chi la conosce da vicino sa bene che non è così. La partita con il Torino ha lasciato in eredità punti importanti e un pizzico di buonumore in più, ma di certo non ha risolto nulla. Forse qualcosa sul lato umano, come ha detto lo stesso Ivan Juric in conferenza stampa al termine della partita. Ma di certo, la sua panchina continua a traballare. L’abbraccio con Mancini, il saluto a tutti i calciatori a fine partita, sono segnali che la tempesta è passata ma i dubbi sul suo futuro sono tanti. I Friedkin sono alla ricerca di un nuovo allenatore e per farlo hanno messo in moto l’algoritmo della loro agenzia di recruiting sportivo. A Trigoria aspettano, i tifosi, invece, tremano.