Gli sfigati del lunedì
Tra difese horror e crisi incomprese: cosa ci ha detto il weekend

Gli sfigati del lunedì analizza quanto accaduto nel weekend della nona giornata di Serie A. Ed è successo di tutto
Nella nona giornata è davvero successo di tutto. E, bisogna dirlo, l’unico che sembra gongolare davvero, è Antonio Conte. E non solo per il primo posto del suo Napoli. Gli sfigati del lunedì prova ad analizzare quanto accaduto, entrando nel dettaglio di quelli che sembrano i casi più clamorosi. Ma da dire c’è davvero tantissimo.
Non si può non partire dal basso, o meglio dalla zona salvezza, e da quello che sta accadendo da Verona e Genoa. I veneti sembrano lontanissimo parenti dalla squadra gagliarda, combattiva, vogliosa e che non si arrendeva mai dello scorso anno. Sogliano ha dato fiducia a Zanetti, ma qualcosa, forse anche a livello di mercato e di costruzione della squadra, non ha funzionato. E probabilmente le due vittorie iniziali avevano illuso tutti. Discorso un po’ diversi per i liguri, che hanno senza dubbio pagato le cessioni dei giocatori più importanti. Questo però non può valere come scusa costante e continua. I rossoblu sono impalpabili a livello offensivo e fragilissimi in quello difensivo. Nel primo caso ci si affida a Balotelli, ma, come ha detto Gilardino, non può bastare per risolvere i problemi. E lui stesso sembra non saper cosa fare.
Il clou è stato Inter-Juventus, definita da tutti una partita bellissima. Con 8 gol e svarioni difensivi da ambo le parti, il concetto di bello diventa soggettivo. Lo sanno bene Danilo e Kalulu, che commettono gravi errori sui calci di rigore, entrambi realizzati da Zielinski. Forse, senza la doppietta di Yildiz, oggi sarebbero su una sorta lista nera. A deludere però sono soprattutto stati i nerazzurri, non tanto per il doppio vantaggio sprecato. E da inizio stagione che molto spesso la squadra di Inzaghi appare poco concentrata, motivata, lucida e si perde all’interno di una singola partita. Il rischio è quello di aver già buttato via punti che potrebbero poi rivelarsi pesanti. La copertina de Gli sfigati del lunedì è comunque tutta per la Roma di Juric. La pesante sconfitta di Firenze è l’apice di 40 giorni in cui in pochi ci hanno capito qualcosa. Perché sì l’erorre di Celik è quasi imbarazzante, come il debutto di Hummels con autogol. Ma quello che sembra più confuso è proprio il tecnico. Lo si capisce dalle scelte, dai cambi nel primo tempo, dalle dichiarazioni e dalle litigate, per carità, presunte, con i giocatori. Una storia che sembra già alla fine. Anche se, in una situazione così folle, meglio non dare nulla per scontato.















