Torino, l’enigma Sanabria

Anche il Torino ha un problema in attacco. Si tratta di Antonio Sanabria. Il paraguayano da un paio di anni a questa parte è irriconoscibile. All’inizio di questa stagione l’arrivo di Adams sembrava spingerlo sempre più in panchina in un ruolo di comprimario. L’infortunio di Zapata gli dà un’opportunità da qui a gennaio di riprendersi quella centralità che aveva perso. Tuttavia, deve aumentare il proprio rendimento per uscire da un loop in cui è entrato da tempo. Sono solo 6 i gol siglati dall’ex Genoa a partire dalla stagione 2023/2024 per complessivi 2585. Parliamo di una rete ogni 430 minuti, ovvero quasi ogni 5 gare. Un rendimento insufficiente per il Torino.

Antonio Sanabria deve dimostrare di poter ancora essere utile al Torino. Il paraguayano due anni fa era il centro dell’attacco granata. L’arrivo di Zapata lo ha relegato a comprimario e anche il successivo acquisto di Adams sembrava andare nella direzione di un possibile addio del paraguayano. Il grave infortunio accorso al colombiano ha di fatto ridato al giocatore una chanche. Sta a lui cercare di sfruttarla. I granata sono già a caccia di un possibile colpo in attacco. Si fanno i nomi dello svincolato Balotelli, ma si pensa anche a Simeone. E’ chiaro che se uno di questi sbarcasse sotto la Mole, sarebbe il paraguayano a farne le spese. Sanabria, non è un vero e proprio bomber, ma è un giocatore dalla tecnica importante in grado di accendere la partita con le sue giocate. Tuttavia, come tutti i giocatori estrosi ha frequenti pause, troppo frequenti in alcuni casi. Chè Adams ha dimostrato di essere molto più “elettrico” da questo punto di vista. Sanabria è di fronte ad un bivio: sta a lui scegliere che dimensione prendere.

Davide Luciani