Gli sfigati del lunedì
Da Gollini a Fonseca: i 4 sfigati della settima giornata di Serie A

La settima giornata di Serie A va in archivio, dando anche alcune risposte importanti. E, vista la pausa per le Nazionali, si può già parlare nel dettaglio e nello specifico di alcuni protagonisti, in un fine settimana che ha senza alcun dubbio offerto molte cose da dire e da analizzare. Ma su chi si deve concentrare l’attenzione? La rubrica Gli sfigati del lunedì tiene conto di quando anche la sfortuna ci mette il suo.
Gollini il bombardato
Il Genoa continua nel suo momento no, perdendo malamente in casa dell’Atalanta. L’estremo difensore dei liguri ha visto gli avversari sbucarsi da ogni angolo, essendo battuto per ben cinque volte. Il punto è che è stato proprio lui il migliore in campo, o meglio, l’unico a salvarsi degli uomini di Gilardino, visto che, in ben tre occasioni, ha compiuto tre interventi miracolosi. Del tutto inutili…
Provedel, che inciampo
Accennare l’uscita su un cross avversario, inciampare e subire gol: questo è quanto accaduto al portiere della Lazio, nella partita poi vinta con l’Empoli. Certo, la scelta dei tempi non è apparsa proprio delle migliori, così come le marcature della difesa biancoceleste. Un errore dettato un po’ dalla sfiga, ma da cui è meglio imparare.
Douglas Luiz, qualcosa non va
E pensare che dai suoi piedi è partita l’occasione che avrebbe potuto chiudere i conti. La conclusione del brasiliano è stata respinta da Scuffet, con Vlahovic che, da due passi, si è poi divorato il 2-0. Pochi minuti dopo c’è stato il contrasto con Piccoli, che ha portato al rigore del pari. La sua avventura bianconera è davvero iniziata nel peggiore dei modi.
Fonseca e i passi indietro
Le vittorie contro Inter e Lecce sembravano aver definitivamente scacciato i fantasmi. Le sconfitte contro Bayer e Fiorentina hanno riportato indietro tutto. Certo, con due rigori sbagliati, ci si può appigliare a una notte sfortunata. Non hanno convinto le scelte del portoghese (perché fuori Leao e Pulisic?), ma la sensazione è che forse la sua avventura al Milan non sia proprio nata sotto una buona stella…












