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Da Juric a Leao: i casi di una settimana da Coppe

Leao

La tre giorni di Coppe europee ha dato senza alcun dubbio moltissimi spunti di analisi. Una tre giorni che può essere definita dolceamara, visti i risultati delle italiane. E di casi da sviscerare non possono che essercene tantissime. Ad analizzarli è la nostra rubrica Chi è il pusher? Ma chi saranno i protagonisti? Non resta che entrare nello specifico e nel dettaglio.

Juric, serve la svolta

Dopo la vittoria rocambolesca e fortunosa di domenica contro il Venezia, la Roma cade in Svezia contro l’Elfsborg. La mano del tecnico croato ancora non si vede e, di base, può anche essere del tutto normale, visto i pochi allenamenti fatti. A preoccupare il popolo giallorosso è però il vedere una squadra spaesata, distratta e confusa. E per di più pure un allenatore che, nelle dichiarazioni post partita e nelle scelte, sembra avere le idee poco chiare e definite. Serve una svolta, magari una rivoluzione tattica. Non resta che vedere che cosa tirerà fuori il mister.

Inzaghi, occhio ai campanelli d’allarme

Le due vittorie contro Udinese e Stella Rossa potrebbero far pensare che l’Inter abbia finalmente voltato pagina e iniziato a macinare risultati, gioco e prestazioni. Senza dubbio, in Champions, i nerazzurri sono apparsi molto più brillanti. Troppo spesso però i meneghini paiono specchiarsi un po’ troppo, complicarsi da soli la vita e trovarsi in difficoltà in più di un’occasione. Inzaghi stesso, a volte, appare nervoso, seppur riuscendo a rimediare e a tenere la situazione sotto controllo. Ma occhio a non sottovalutare i campanelli d’allarme.

Di Gregorio, che errore

Difficile trovare delle note negative nella grande vittoria della Juve in quel di Lipsia. Eppure, quella vissuta in terra tedesca dall’estremo difensore ex Monza, è davvero sembrata una notte stregata. Sesko è stato il suo incubo. E poi, la ciliegina sulla torta, quell’errore e quel tocco di mano fuori area, con tanto di espulsione. Una serata no, che ci può stare. Ma forse servirebbe maggiore attenzione.

Il solito Leao

Inutile girarci troppo attorno: al portoghese sembra sempre e comunque mancare un centesimo per fare un euro. Anche contro il Bayer ha alternato giocate buone, soprattutto con la palla al piede, a totale assenza di cinismo e freddezza al momento dell’esecuzione. Insomma, la solita storia. Ma qualcuno potrebbe iniziare a stancarsi davvero.

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