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Serie A

Bologna e Parma, in Emilia si vive di alti e bassi

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Tu chiamale se vuoi emozioni. Al di là della citazione musicale e canora, può davvero essere descritta così la stagione che stanno vivendo, fino a questo momento, Bologna e Parma. In Emilia, in quest’inizio di anno, si sta vivendo un po’ come se si fosse su delle montagne russe. Montagne russe che rappresentano alla perfezione i veri e propri alti e bassi dei due club. Ma che cosa sta accadendo? Non resta che entrare nello specifico e nel dettaglio.

A piccoli passi, ma ora c’è il Liverpool

Dopo un avvio complicato e difficile, il Bologna tutto nuovo di Vincenzo Italiano sta iniziando a carburare, a ingranare e anche a strappare consensi. Un’ennesima conferma di quanto visto nelle ultime partite c’è stata nella sfida contro l’Atalanta. I felsinei hanno giocato totalmente alle pari con un’avversario di alto livello e forse avrebbero meritato anche di fare punteggio pieno. Il gol di Samardzic nel finale sa infatti un po’ di beffa. E questo perché, anche in inferiorità numerica, i rossoblu hanno tenuto bene il campo, dimostrando personalità, organizzazione tattica e capacità di saper colpire in contropiede. Insomma, i frutti del lavoro del tecnico iniziano a vedersi.

Ora c’è quella che può essere definita una vera e propria prova del nome. Gli emiliani infatti se la vedranno contro il Liverpool. Una sfida che, quantomeno sulla carta, appare impari. Le motivazioni e la fame di chi non ha nulla da perdere però potrebbero portare a fare la partita della vita. La speranza di Italiano? Quella di ritrovare il miglior Orsolini, apparso un po’ in ombra nelle ultime settimane, con un gol che manca dal 18 agosto. Con il suo ritorno ad alti livelli, in casa Bologna si potrebbe davvero tornare a sorridere. E a sognare.

L’ingenuità la fa da padrone

L’immagine e la metafora delle montagne russe è poi davvero perfetta per il Parma. Il pensiero va al calo che stanno vivendo gli uomini di Pecchia, con un solo punto nelle ultime quattro partite. E, quanto successo contro il Cagliari, è l’emblema perfetto di pregi e difetti dei ducali. Perché pareggiare per ben due volte è sintomo di carattere, personalità, gioco e produzione offensiva. Prendere però così tanto gol è il segnale più chiaro di disattenzioni difensive, limiti, ingenuità e inesperienza. E tutte queste cose, in un campionato di Serie A, si pagano a caro prezzo. E, per quanto si sia ancora alla sesta giornata. la classifica in zona retrocessione inizia a farsi corta. E i dettagli fanno la differenza.

Come detto, dal punto di vista offensivo, i gialloblu fanno sempre un ottima impressione. L’idea di gioco e l’identità sembrano essere ben definite, con un squadra che non si snatura praticamente mai. In più Dennis Man è ormai una vera e propria certezza. Insomma, la sua consacrazione sta oramai diventando realtà, partita dopo partita e gol dopo gol. Ora però serve trovare equilibrio, risultati e continuità. E domenica di fronte ci sarà proprio il Bologna. In tanti saranno in cerca di risposte importanti.

Giornalista freelance, copywriter e ghostwriter. Sono uno dei volti e delle firme storiche di Sportcafe24.com

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