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Nicolò Zaniolo: il talento perduto che non riesce a ritrovarsi
Nicolò Zaniolo ha giocato appena 40 su 630 minuti stagionali dell’ Atalanta. Arrivato in estate a sorpresa, l’ex Roma finora è stata una scommessa persa da Gasp. Lo stesso allenatore due giorni fa si è espresso così su di lui: “Zaniolo non è ancora pronto. Quando lo sarà, giocherà e ci darà il suo contributo, aspettiamo che raggiunga una buona condizione”. Bisognerà capire quando arriverà questo momento. Il rischio che l’ala faccia una stagione simile a quella con l’Aston Villa, dove giocò pochissimo, è concreto. Gasperini è un tecnico bravissimo nrl valorizzare i giocatori, ma questi devono eseguire i suoi ordini tattici. Il ribelle Zaniolo riuscirà ad adattarsi?
Zaniolo, una discesa senza fine
Nicolò Zaniolo ha 25 anni, ma la sua vita ha avuto talmente tanti alti e bassi da farlo sembrare più vecchio I due gravi infortuni che ha subito alle ginocchia ne hanno condizionato la carriera, ma molto ha fatto anche il suo atteggiamento, non sempre irreprensibile. Il matrimonio con l’Atalanta è stato subito giudicato sorprendente, proprio perchè il carattere di Zaniolo mal si combina con l’attitudine di Gasperini. In molti hanno definito questa l’ultima chanche a disposizione del classe 1999 per esplodere. Un fastidioso infortunio lo ha messo subito ko, impedendogli di seguire la preparazione in maniera adeguata. Tornato in campo, non è riuscito a entrare nelle gerarchie. La concorrenza di Lookman, Retegui, Pasalic, De Ketelaere, Samardic e Brescianini in questo momento sembra troppa per lui. In questo momento l’esterno è l’ultima ruota del carro di Gasp.
Serve una sterzata
Zaniolo deve dare una sterzata alla sua carriera. Risulta a tutti evidenti che i gravi infortuni subiti ne abbiano minato l’esplosività, ma non sarebbe il primo capace di cambiare gioco dopo dei gravi infortuni. Ciò che serve è anzitutto una sterzata a livello mentale. Lì il ragazzo deve lavorare per capire se può rimanere ad alti livelli. Nelle ultime due stagioni e mezzo ha cambiato 4 squadre e in nessuna di questa ha trovato ha trovato la necessaria continuità. Vero che è sempre stato oggetto di guai fisici, ma è altrettanto vero che le panchine sono quasi quanto le gare da titolare in carriera e questo con gli infortuni centra poco. La verità è che Zaniolo ha scarsa attitudine al sacrificio e al lavoro per squadra e questo gli è stato rimproverato da tutti gli allenatori che ha avuto. Per questo è necessario che capisca come sia lui a doversi mettere al servizio della squadra e non il contrario. Diversamente, rischia di ritrovarsi ancora una volta a ricominciare da capo.
Davide Luciani