Focus
Caos Roma, senza dirigenza dove si può andare?
Anarchia, da dizionario: “assenza di ordine, governo, autorità” ma pure “confusione, disordine caotico”. Per avere un’immagine di tutto questo basta andare dalle parti di Trigoria oppure leggere quello che riguarda la Roma.
Negli ultimi giorni si sono susseguiti, nell’ordine, l’esonero di De Rossi, le dimissioni della CEO Lina Souloukou, la notizia dell’acquisto dell’Everton da parte della famiglia Friedkin, il primo comunicato in tre anni da parte della dirigenza. Un panorama caotico, preoccupante, senza punti di riferimento. Dove occorre pensare anche al campo. La cosa più importante, la cosa più dimenticata.
Senza dirigenza
La notizia è di domenica mattina, tra l’altro giorno di gara per gli uomini del neo-tecnico Juric. La CEO della Roma, Lina Souloukou rassegna le dimissioni. Una decisione che arriva dopo le minacce, e la conseguente scorta, arrivate da ambienti del tifo organizzato. Una decisione che però ha radici profonde. Una visione societaria non più simile, degli obiettivi non raggiunti, gli scontri per la gestione tecnica. E poi ovviamente la vicenda umana, che a volte supera qualsiasi altra considerazione.
Il problema, adesso, è che a Trigoria, dove già mancavano dirigenti di riferimento, è rimasto il solo Direttore Sportivo, Florent Ghisolfi, tra l’altro mai presentato e mai presente davanti alle telecamere. Un’anarchia dirigenziale in cui a rimetterci, ovviamente, è la squadra, il campo, i risultati.
Svolta Everton, i Friedkin parlano
In tutto questo, arriva la notizia che la famiglia Friedkin ha acquistato le quote di maggioranza dell’Everton. Un nuovo fulmine, non di certo a ciel sereno, che colpisce la Roma. Si parla di cessione, si parla di smantellamento, gli stessi spettri avanzati a inizio estate.
Così, dopo anni di silenzio, arrivano le parole, affidate ad un semplice comunicato, in cui si legge, a mo’ di rassicurazione: “L’eventuale acquisizione dell’Everton non modifica in alcun modo il nostro impegno verso la Roma. Al contrario, la sinergia tra i club potrà portare solo vantaggi alla Roma”. Si parla dell’esonero di De Rossi (“Separarsi da lui è stata una decisione difficilissima, ma l’abbiamo presa con la convinzione che sia la strada giusta per puntare ai trofei in questa stagione”), si parla di un progetto condiviso. Ma a questo punto viene da domandarsi: da chi? La campagna acquisti è stata pensata con De Rossi? E adesso che non c’è più? Il progetto pluriennale si basa su quale assetto societario? Chi sono le figure cardine del progetto?
Domande che aspettano una risposta. Mentre il campionato va avanti.