Bologna e Parma, ora c’è un sogno da preservare

Tre punti e quattro punti. Questo è il rendimento, dopo quattro giornate, di Bologna e Parma. Difficile mettersi a sparare giudizi e sentenze dopo così poco tempo, ma forse anche provare a fare i primissimi bilanci sarebbe un errore e uno sbaglio. Per quanto certe chiacchiere sono il sale del calcio. Ciò che in realtà sembra evidente e che si può dire è che le due emiliane appaiono avere in comune tra di loro una parola dalle molteplici interpretazione e letture. La parola è sogno.

La Champions come botta adrenalinica

Gli uomini di Italiano stanno infatti per sognare a occhi aperti. Mercoledì prenderà il via, con la partita casalinga con la Shakhtar, la storica avventura in Champions League. E probabilmente un qualcosa del genere è proprio ciò che serve dopo un avvio di stagione tutt’altro che entusiasmante. Il gol all’ultimo respiro di Iling Junior contro il Como può sì essere il punto di partenza, ma giocare una competizione che in molti immaginavano da bambini può dare una scossa e rappresentare una botta di adrenalina. Il Dall’Ara è pronto a dare la spinta. Il campo dovrà dire se i felsinei possono dire la loro e risvegliarsi definitivamente dal torpore.

Errori che cancellano

Chi invece ora ha paura di risvegliarsi da un sogno, facendolo anche in un modo un po’ doloroso e traumatico, è il Parma. Per la seconda partita consecutiva gli uomini di Pecchia subiscono una rimonta e pagano il giocare in inferiorità numerica. Ingenuità e leggerezza sembrano farlo da padrone per una squadra giovane e, molto spesso, inesperta. Il rischio però è che gli errori possano cancellare tutto ciò che viene fatto di buono e quanto visto di bello. E in Serie A correre questo rischio può portare più di qualche guaio, in primis in classifica. Eppure la voglia, il talento e il gioco non mancano. E Bonny si prende sempre più la scena. Forse per lui, a 20 anni, giocare in Serie A è un grandissimo sogno.