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Zlatan Ibrahimovic, anche Dio può sbagliare

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Zlatan Ibrahimovic non convince come dirigente del Milan

Zlatan Ibrahinovic è uno che ha costruito la propria carriera a forza di colpi ad effetto e numeri sensazionali. Oltre alla sua strabiliante tecnica, lo svedese è sempre stato noto anche per il suo enorme ego.

Zlatan si è sempre considerato il più forte di tutti, andando a volte anche contro la Storia. Qualcuno lo ha definito anche una sorta di Gulliver, forte con i lillipuziani e debole con i Giganti, facendo riferimento alle numerose prestazioni sottotono negli scontri a eliminazione diretta in Champions League.

Quel che però è indiscutibile è il fatto che Ibra abbia una personalità debordante, dote che lo ha reso una vera e propria icona anche al di fuori del calcio. Quando Cardinale lo ha chiamato al capezzale di un Milan in difficoltà per coordinare l’area tecnica e fare da figura di riferimento su di lui c’erano tante aspettative. Ad oggi nessuna di queste è stata rispettata.

Ibrahimovic tra incertezze e tifosi in rivolta

L’avventura di Ibrahimovic come dirigente non è partita con il piede giusto. Lo svedese, nonostante diverse uscite in cui è apparso baldanzoso, non si è rivelato finora all’altezza del compito affidatogli.

Anzitutto la scelta dell’allenatore è stata quantomeno bislacca. Prima la rincorsa a Lopetegui, praticamente ingaggiato e poi scaricato dopo rivolta popolare. In seconda battuta  l’ingaggio di Fonseca, tecnico da molti non considerato all’altezza. Dallo svedese ci si attendeva un colpo a sorpresa, un mister che desse entusiasmo e portasse idee innovative. La scelta del portoghese, un basso profilo non esattamente in linea con le ambizioni della piazza, ha fatto storcere il naso e i risultati iniziali non hanno contribuito a rasserenare il clima.

Altra cosa che si imputa a Ibra è la sua scarsa capacità decisionale. A questo riguardo una frase di Boban rilasciata di recente è significativa: “Non ho capito cosa fa, quali sono le sue responsabilità e le sue competenze per poterlo giudicare. Spero le abbia capite lui, perché alla fine, sarà lui quello giudicato, mica Moncada”. 

L’affondo arriva proprio in un momento in cui il web è in rivolta dato che lo svedese, in un momento delicato per la squadra, è in vacanza invece di essere a Milanello. Da più parti si inizia a parlare anche di una frattura tra lo svedese e Redbird a causa di alcune scelte scellerate, come la gestione Camarda e il divorzio con Abate.

Insomma: non è un momento facile per Ibra, da cui ci si attendevano ben altre scelte anche in fase di mercato.  Lo svedese è chiamato a imprimere una svolta alla sua avventura se vuole mantenere intatta la sua fama. E’ giunto il momento di dimostrare di essere grande anche fuori dal campo.

Davide Luciani

Giornalista, web content e SEO Copywriter. Sono una delle firme storiche di Sportcafe24. e da oltre 10 anni vi racconto storie di sport e indiscrezioni di calciomercato

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