Osservatorio
Lecce: la questione Rebic
Al Lecce c’è una questione che va risolta: l’accoppiata Rebic-Krstovic può convivere? L’ex Milan ha dato il meglio di se come esterno d’attacco nel 4-2-3-1, modulo che lo ha esaltato sia in nazionale che nei club. Quel ruolo attualmente è occupato da Dorgu. Gotti ha ritagliato questo ruolo al danese dopo che D’Aversa aveva provato a schierarlo come terzino puro.
Dorgu ha grande potenziale, ma troppa poca disciplina in fase difensiva per poter agire da terzino mancino. Per quello Gallo è considerato inamovibile in difesa. Tuttavia, per schierare Rebic qualcuno deve uscire. Vero che l’ex Fiorentina potrebbe giocare anche in linea o dietro Krstovic, ma in questo modo si finirebbe per sacrificare i creativi della squadra, ovvero Oudin e Marchwinski.
Rebic, la soluzione più logica
Ante Rebic è stato il colpo a sensazione di Corvino, ma ora va messo nelle condizioni di rendere. I numerosi problemi fisici di cui è stato vittima il croato negli ultimi anni ne hanno condizionato la carriera. Ora sembra tutto alle spalle, ma il giocatore deve ritrovare il ritmo gara e anche una centralità all’interno si un progetto. Gotti sta studiando diverse soluzioni. Di certo, uno con il curriculum e le skills dell’ex Milan non può essere un vice Krstovic.
La soluzione più logica sarebbe metterlo nel suo ruolo naturale, ovvero esterno d’attacco mancino, dove però c’è Dorgu. L’alternativa è una sorta di 4-4-2 che però porterebbe a sacrificare Marchwinski e Oudin. Insomma, un bel rebus per Gotti. E’ palese che le sperenze salvezza del Lecce passino per la convivenza del duo. Ora sta a Gotti trovare la quadra del rebus.