Samuele Ricci, promessa incompleta: cosa lo frena al Torino?

Samuele Ricci è in rampa di lancio nella Torino granata. L’exploit del centrocampista in Nazionale fa ben sperare per il futuro del Torino. Tuttavia, il giocatore deve dare prova di continuità per poter diventare un top.

Vanoli deve trovare la quadra giusta per esaltarne le doti, ma anche lui ha necessità di crescere perché finora non ha mai mostrato le sue doti fino in fondo. La fortuna del Torino passa anche per i suoi piedi e le sue geometrie. Un motivo in più per sperare in una buona stagione dei granata.

Due anni e mezzo fa l’investimento su Samuele Ricci da parte del Torino fu importante. Il talento scuola Empoli doveva essere l’uomo in grado di caricarsi sulle spalle la squadra, aggiungendo qualità ad un centrocampo carente. Fino ad ora quella qualità si è vista solo a sprazzi, motivo per cui da più parti si chiede al ragazzo il salto di qualità.

Ricci è un regista con qualità importanti che, per troppo spesso, nell’arco della stagione sono rimaste oscurate. Il fatto che i granata siano sempre mancati, sotto la gestione Juric, nel salto di qualità è imputabile anche alla scarsa vena del suo uomo-faro. Sia Ricci che Ilic erano i due uomini che avrebbero dovuto dare una maggior qualità alla manovra anche in fase offensiva.

Ora Vanoli sta modellando un Torino diverso, più aggressivo e meno attendista di quello del croato. Per questo Ricci avrà anche maggiori compiti in fase di impostazione e propositiva. Questo deve essere il suo anno: a 23 anni il momento di dimostrare il suo valore è giunto.