Osservatorio
Lecce in fase di transizione: ma chi è l’uomo chiave di Gotti?
Il Lecce è in una fase di transizione. Gotti si ritrova con una squadra profondamente diversa da quella dello scorso campionato e deve trovare la quadra
Senza Gendrey, Pongracic, Almqvist e Piccoli Corvino ha dato il via alla rivoluzione portando nuova linfa e giocatori come Tete Morente, Rebic, Guilbert e Gaspar.
L’inizio è stato complicato, ma il successo con il Cagliari ha ridato un pizzico d’entusiasmo. Tuttavia, l’impressione è che la squadra non abbia ancora un’identità precisa e che non si possa fare a meno di un giocatore come Oudin.
Gotti è chiamato ora a pensare un Lecce diverso a livello di uomini e caratteristiche rispetto a quello del passato. I salentini hanno perso gran parte dell’asse portante della scorsa stagione, soprattutto in difesa. Intriga molto capire come verrà utilizzato Rebic. Il croato negli ultimi anni è stato preda di diversi guai fisici. Serve dunque capire in che condizioni sarà. Certo è che, il colpo a sorpresa di Corbino potrebbe sparigliare le carte della lotta salvezza.
Un altro giocatore molto atteso è Tete Morente. L’esterno fin qui non ha entusiasmato, apparendo anche fuori forma. A Gotti il compito di trovare la quadra. Il Lecce attuale sembra una squadra spaccata in due tronconi: troppo sterile in avanti, troppo perforabile dietro. Il 4-2.-3-1 fin qui impostato ha mostrato diversi problemi.
Anche in questo caso, dunque, si valutano soluzioni alternative. In particolare però, c’è un giocatore che potrebbe risollevare le sorti della squadra ed è stato poco utilizzato fin qui. Parliamo di Oudin. Il trequartista è stato tenuto ai margini nelle prime due gare, coincise con altrettante sconfitte e riproposto poi nella sfida vinta contro il Cagliari. Coincidenze? Difficile da credere. La verità è che questo Lecce non sembra poter fare a meno dell’inventiva del francese. Per questo già da dopo la sosta ci si attende di rivedere Oudin al centro del Lecce.