Napoli, qual è il dilemma tattico di Antonio Conte?

Antonio Conte sfrutterà le due settimane di pausa per modellare il Napoli a sua immagine e somiglianza. Il tecnico ha ottenuto i due centrocampisti che voleva, ha riabbracciato Lukaku e si è sbarazzato di Osimhen, spedito in Turchia. Ora tocca all’allenatore. Grande curiosità desta il tema tattico.

Conte in Italia ha sempre giocato con il 3-5-2 mentre il 3-4-3 si è visto solo a Londra, con alterne fortune tra Chelsea e Tottenham. Sarà interessante capire se veramente insisterà sul 3-4-3 o deciderà di cambiare modulo.

L’ingaggio di Neres per una cifra vicino ai 30 milioni di euro ha fatto fin da subito ipotizzare un Napoli che avrebbe adottato il 3-4-3 e in effetti le prime tre gare hanno spinto in questa direzione. Tuttavia, c’è anche da dire che in fase di non possesso tale modulo non ha convinto.

Il Napoli fin qui ha ottenuto una scoppola clamorosa con il Verona, una vittoria arrotondata alla fine con il Bologna ed un successo soffertissimo contro il Parma che non ha avuto per quasi mezz’ora un portiere tra i pali. Troppo poco per dire che la cura Conte stia funzionando.

L’impressione forte è che, soprattutto in fase di non possesso, questa squadra faccia acqua da tutte le parti. Lobotka e Anguissa quando vengono aggrediti non sono in grado di trovare le contromisure adeguate e questo finisce per stressare molto la difesa.

La verità è che nessuno in Italia gioca con tre punte pure e la difesa a tre, neanche Gasperini che, fino alla scorsa stagione, aveva un centrocampista del livello di Koopmeiners tra i tre d’attacco. Tutti quelli che giocano con la difesa a tre (o a 5) adottano almeno tre centrocampisti per schermare la difesa, appunto per evitare di esporsi. Il Napoli quindi rappresenterebbe un unicum in Italia.

L’arrivo di due giocatori come Gilmour e McTominay sembra strizzare l’occhio ad una piccola rivoluzione e al ritorno all’amato 3-5-2. E Neres? L’ex Benfica potrebbe essere usata come arma tattica per sparigliare partite bloccate. Al momento questa è solo un’ipotesi, ma il Napoli attuale sembra andare verso questa direzione.