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Koopmeiners vs Samardzic, un duello di qualità. Ma chi è il più forte?

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Chi è il più forte tra Koopmeiners e Samardzic

La Serie A, in questo caldissimo weekend di agosto, vivrà la sua seconda giornata. A tenere banco però è ancora il calciomercato. Un calciomercato che vede protagonista la Juventus. I bianconeri infatti stanno cercando di perfezionare il colpo Koopmeiners. Ma ecco che l’Atalanta ha comunque già individuato il sostituto, ossia quel Samardzic, che, dopo tante voci. ha lasciato l’Udinese. Ma chi potrebbe guadagnarci in questo vero e proprio domino di trattative? Non resta che dare vita a un faccia  faccia tra i due centrocampista. In un duello tutto di qualità.

Koopmeiners, un vero e proprio tuttofare

Classe 1998, nato a Castricum, in Olanda, il buon Teun ha mosso i primi passi nelle giovanili del Vitesse. A puntare su di lui con decisione è stato però l’Az Alkmaar. Infatti è stato con questo club che ha fatto il suo debutto in Eredivisie. Nel giro di pochissimo tempo, nonostante la sua giovane età, è riuscito a guadagnarsi un posto da titolare, trovando anche continuità. A colpire, già nella sua prima esperienza nella massima serie orange, è stato il suo essere prolifico in zona gol. Infatti, in 154 presenza, ha messo a segno ben 43 reti. Numeri molto importanti per un centrocampista, che si è dimostrato un vero e proprio tuttofare.

Il resto è storia che ben conosciamo, con il suo passaggio all’Atalanta, che è avvenuto nell’estate del 2021. Un affare da 14 milioni di euro. Koopmeiners fin da subito si è inserito alla perfezione negli schemi tattici di Gasperini. L’intelligenza di quest’ultimo è stata quella di concedergli assoluta di libertà e in questo modo l’olandese ha sempre potuto giostrare e svariare tra mediana e fronte offensivo. A dimostrare il suo apporto sono in particolar modo i numeri: doppiette, triplette, assist e 29 reti in oltre 120 presenze. E lo scorso maggio è arrivata la ciliegina sulla torta dell’Europa League. Ed è forse per questo che è davvero inaspettato quanto successo quest’estate, con il giocatore che vive da separato in casa e che ormai vuole solo la Juve. Il centrocampista non si allena e non viene convocato. Ma le sue qualità non sono certo in discussione e Giuntoli lo sa, sperando di consegnarlo a Thiago Motta, prima del gong finale.

Samardzic, finalmente la grande occasione

Classe 2002, è nato a Berlino, pur essendo di nazionalità serba. Ha dato i primi calci al pallone nel club della capitale tedesca, ossia l’Hertha. Ha fin da subito attirato su di lui moltissime attenzioni. D’altronde 40 gol e 14 assist in 40 presenze complessive con l’Under 17 non possono certo passare inosservati. Ed è stato per questo che l’esordio in prima squadra è arrivato a soli 18 anni. Su di lui c’è stato, nel’estate del 2020, l’interesse di molti club. A spuntarla alla fine è stato il Lipsia. In una squadra che sa valorizzare i giovani, Samardzic non è però riuscito ad ambientarsi del tutto e a dimostrare il suo valore. Dopo solo nove presenze e un assist, a puntare su di lui è stata l’Udinese, società abituata a scommesse di questo tipo.

L’esordio con i friulani è stato di quelli da incorniciare: gol allo Spezia con un grandissimo tiro a giro. Eppure, nella prima stagione, a mancargli è stata la continuità, con soli 679 minuti in campo, due gol e tre assist. Qualcosa è cambiato l’anno dopo, con l’arrivo in panchina di Sottil. Il buon Lazar ha trovato maggiore fiducia, giocando 39 partite e segnando cinque gol. Importanti anche i quattro assist. Il resto è storia recente. Nell’estate 2023 è stato protagonista di una vera e propria telenovela di calciomercato. Il giocatore è stato davvero a un passo dall’Inter, dopo una trattativa lunghissima ed estenuante. Il serbo aveva addirittura già sostenuto le visite mediche di rito. A far saltare tutto papà Mladen, che ha chiesto di cambiare gli accordi raggiunti. Un muro contro muro, a causa del quale l’ex Hertha è rimasto a Udine. E la stagione negativa non poteva che esserne una naturale conseguenza, pur avendo segnato comunque sei reti, alla fine decisive nella salvezza dei bianconeri. Ora la grande chance, quella della definitiva consacrazione si chiama Atalanta.

Chi è più forte?

Sicuramente a balzare subito a gli occhi sono i quattro anni di differenza tra i due, che fanno capire come Samardizic abbia margini di miglioramento forse un po’ più ampi. Il serbo, in realtà, è nato come trequartista, bravo a giocare in verticale, il che lo rende un assistman di alto livello. A Udine ha però dimostrato di essere molto duttile, adattandosi a fare la mezzala, ma anche il centrocampista centrale. Con il suo piede mancino è in grado di fare tutto quando ha palla tra i piedi, pur cavandosela bene anche con il destro e facendosi valere con il fisico. La sua arma migliore? Senza dubbio un tiro chirurgico, preciso e potente. Koopmeiners, a 26 anni, sembra un giocatore ormai fatto e nel pieno della sua maturità. Anche l’olandese è senza alcun dubbio molto duttile. In Olanda ha quasi sempre giocato come mediano davanti alla difesa e centrocampista basso. A Bergamo è diventato un tuttocampista, capace di giocare dietro le punte di svariare su tutto il fronte offensivo. Una sorta di trequartista moderno, letale anche in zona gol, sia nel segnare che nel fornire assist. Insomma, così diversi e così uguali.

Giornalista freelance, copywriter e ghostwriter. Sono uno dei volti e delle firme storiche di Sportcafe24.com

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