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Metti una sera a cena: quell’intreccio tra Roma, Juventus, Arabia e Nizza
Come nel film del 1969, diretto da Giuseppe Patroni Griffi, con le musiche, straordinarie, di Ennio Morricone. Metti, una sera a cena. Un tavolo per tre o forse qualcuno in più. Di certo ci sono i vertici della Roma, la CEO Lina Souloukou e il Direttore Sportivo Florent Ghisolfi, e il procuratore Fali Ramadani.
Ed è proprio quest’ultimo nome a cambiare la prospettiva di quell’incontro. Perché il famoso agente, nome forte del calcio internazionale, siede a quel tavolo in una veste doppia, forse addirittura triplice. Viene come procuratore di Chiesa, innanzitutto, ma anche di Boga. Viene soprattutto come intermediario di una trattativa che sta tenendo con il fiato sospeso tutti i tifosi della Roma: quella di Dybala.
Le carte sul tavolo
C’è Dybala, insomma, al centro del tavolo, come portata principale. Si discute soprattutto dell’offerta arrivata dall’Arabia, precisamente dall’Al-Qadsiah. Un’offerta che, è bene sottolinearlo, per adesso è solo lato calciatore mentre la Roma non è stata ancora contattata direttamente. Sul piatto ci sono almeno 20 milioni di euro a stagione, per tre anni, con gli esperti che parlavano di un aumento fino a 25 milioni. Tanti, tantissimi. Al punto che anche l’argentino vacilla. Prende tempo, vuole capire. La Roma smentisce di aver dato l’autorizzazione a trattare, nega di aver proposto lei la soluzione al numero 21. Ma intanto qualcosa cambia nei rapporti tra giallorossi e Dybala. Ve lo avevamo anticipato ieri, sottolineando le parole di De Rossi. Lo ribadiamo oggi, dando un occhio alle cifre: la Roma andrebbe a monetizzare (almeno 20 milioni di euro per il cartellino è la richiesta, anzi sarebbe) e a risparmiare sul contratto (lo stipendio dell’attaccante pesa per 10 milioni di euro lordi sul bilancio). La Roma ci pensa. Ed è costretta a guardarsi intorno.
Le alternative: Chiesa e Boga
La Roma si deve quindi tutelare. In caso di accordo tra gli emissari arabi e Dybala, infatti, c’è da sostituire in maniera degna quello che, senza giri di parole, è il giocatore più forte in rosa. Farlo nella settimana di Ferragosto, a pochi giorni dall’inizio del calciomercato, diventa un’impresa difficile. Ed è per questo che Ramadani può giocare un ruolo importante. Perché con Dybala out si riaprirebbero i giochi per Federico Chiesa, sempre in uscita dalla Juventus e con un ingaggio importante, impossibile da conciliare con quello del suo ex compagno di squadra (e, tra gli altri, con quello di Abraham, che intanto rimane a Trigoria). Ieri però è circolati anche il nome di Jeremie Boga, ex di Sassulo e Atalanta oggi in forza al Nizza. Sono loro i nomi per la fascia sinistra che ha chiesto De Rossi. Che intanto aspetta novità. Con la trasferta di Cagliari sempre più alle porte.