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Roma, su chi puntare tra Dovbyk e Abraham?

Messi definitivamente e totalmente alle spalle gli Europei, a dominare la scena ora è il calciomercato. Calciomercato che vede la Roma molto attiva. Il pensiero non va solo e soltanto al colpo Soulé, ma ad altri movimenti importanti nel reparto offensivo, con i giallorossi alla ricerca di un attaccante. Il nome caldo è senza alcun dubbio quello di Dovbyk. C’è una domanda che però sorge spontanea: l’arrivo dell’ucraino porterebbe all’addio di Abraham? E c’è, al di là delle noie fisiche che hanno tenuto ai box l’inglese, così tanta differenza tra i due? Non resta che metterli a confronto in un faccia a faccia ricco di spunti e dettagli.
Abraham e la maledizione infortuni
Classe 1997, Tammy è cresciuto nelle giovanili del Chelsea ed è proprio con i londinesi che ha debuttato tra i professionisti. Era il 2016 e in panchina nei Blues c’era Guus Hiddink. Poi per lui è iniziata l’inevitabile girandola di prestiti. Girandola di prestiti che è servita per la sua definitiva maturazione. E infatti al Bristol ha subito dimostrato il suo feeling con il gol: 23 reti in 41 partite e miglior giocatore della Championship. L’anno dopo i numeri non sono stati confermati allo Swansea, ma la definitiva consacrazione è avvenuta all’Aston Villa: 25 gol che l’hanno portato nella storia del club. E che finalmente gli sono valsi la fiducia del Chelsea.
A puntare su di lui è stato Frank Lampard. L’attaccante, dal 2019 al 2021, ha realizzato 21 reti. In realtà però ci sono stati alti e bassi, come l’errore dal dischetto nella finale di Supercoppa del 14 agosto 2019. È stato però anche il più giovane calciatore a realizzare una tripletta in Premier, quella del 14 settembre 2019 al Wolverhampton. Inoltre è stato il primo prodotto del vivaio del Chelsea ad andare in doppia cifra di reti stagionali per almeno due stagioni consecutive dai tempi di Mike Filler. Nonostante ciò, con l’arrivo di Tuchel, è scivolato indietro nelle gerarchie, pur levandosi la soddisfazione di vincere la Champions e la Supercoppa europea.
Il resto è storia recente ed è quella del suo passaggio alla Roma, avvenuto nell’estate del 2021 per circa 40 milioni. La sua prima stagione in giallorosso è stata più che positiva, con 17 reti in campionato, che gli hanno permesso di diventare il miglior marcatore inglese in Serie A nella stagione d’esordio. La perla è stata la doppietta nel derby di ritorno. Il classe 1997 è stato però protagonista e trascinatore del trionfo in Conference, con 9 reti nella competizione. Insomma, un vero pilastro per Mourinho, ma il destino è stato beffardo dietro. Ed ecco che, proprio a fine anno. è arrivato l’infortunio, causato da uno scontro di gioco. E la diagnosi di rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro ha portato a praticamente un anno di inattività, con il ritorno che è datato 6 marzo 2024. E forse anche per questo il futuro appare lontano dalla Capitale.
Dovbyk e l’interesse di mezza Europa
Anch’egli classe 1997, ha mosso i primi passi in Ucraina, nella squadra della sua città natale. Ha vinto il campionato di seconda divisione e si è così conquistato, dopo una breve parentesi in Moldavia, la chiamata del Dnipro. Ed è stato qui che si è fatto conoscere da mezza Europa, con 28 reti in 65 presenze. Insomma, numeri da grande attaccante. Nel 2018 è arrivata la chiamata Midtjylland, con cui ha messo a segno 10 gol nella seconda parte della stagione. Dopo una brevissima avventura al Sønderjyske, è tornato al Dnipro, rifondato dopo il fallimento. Ed è ancora una volta in patria che ha fatto fatto faville: 65 gol in oltre 150 partite. E a questo punto non è potuta che arrivare la chiamata di un campionato più importante, ossia la Liga.
A puntare su di lui è stato il Girona, che ha investito sette milioni di euro. Una cifra molto importante per il piccolo club catalano, ormai realtà del calcio spagnolo. Club catalano che è stata la sorpresa dell’ultima stagione, mettendo paura ai giganti e occupando per molti mesi la prima posizione. Comunque è arrivata un storica qualificazione in Champions. Dovbyk è stato ovviamente protagonista, con 24 gol che gli sono valsi il titolo di capocannoniere. Numeri che hanno portato l’interesse di numerosi club: Roma, Napoli e Atletico Madrid. La spunteranno i giallorossi?
Chi è più forte?
Il paragone tra i due è difficile e complicato. Ciò che si può dire è che l’ucraino ha un palmares e un’esperienza internazionale molto limitato, avendo giocato in Danimarca e in Ucraina. E, anche con la Nazionale, ha semplicemente partecipato agli ultimi Europei. A colpire però sono le sue caratteristiche: tecnica, velocità, fisicità, potenza, esplosività e senso del gol. Insomma, una punta possente e d’area di rigore, perfetta per il gioco di De Rossi. E Abraham? Non si può sapere come l’inglese possa adattarsi agli schemi del tecnico dei capitolini, non essendo stato praticamente mai a disposizione l’anno scorso. Di certo l’esperienza internazionale è superiore. E probabilmente si fa anche preferire per il suo apporto in fase di costruzione. Restano però i dubbi sul suo recupero dalle infortunio e sulle sue condizioni. E forse anche sulla voglia di cambiare aria. Probabilmente sarà questo a orientare la scelta in casa giallorossa.
