Chi è il pusher?
A chi serve un calciomercato così lungo?

L’estate 2024 è un’estate piena di appuntamenti importanti. Anche se in realtà, va detto, due sono già stati messi in archivio. Fin troppo chiaro il riferimento agli Europei e alla Copa America. Le vittorie di Spagna e Argentina hanno offerto molti spunti, ma anche molti profili da analizzare e da studiare. Insomma, per quanto ci si può perdere in tanti giri di parole e piaccia gustarsi delle partite di alto livello, l’attrazione principale dei mesi più caldi è sempre solo e soltanto una: il calciomercato. Forse perché è quello che più fa sognare. Ed ecco che in mente frulla una domanda, che in tanti si fanno, ma a cui in pochi rispondono: a chi serve una sessione di mercato così lunga?
A lamentarsi sono stati in primis moltissimi allenatori. Allenatori che pensano a prime giornate di campionato con le trattative ancora aperte e quindi con giocatori distratti e con la testa altrove, magari a una destinazione tutta nuova. Il pensiero principale va poi soprattutto ai ritiri estivi. Ritiri estivi dove molti tecnici si trovano a dover preparare la nuova stagione con una rosa monca, ricca di giocatori fuori dal progetto e priva magari di quelli elementi che invece, nei mesi successivi, diventeranno pilastri importanti e insostituibili. E questo è un problema che troppo spesso viene sottovaluto o preso sottogamba. Ma che cosa si potrebbe fare?
Trovare una soluzione che va bene per tutti è davvero complicato. Infatti gli operatori potrebbero facilmente rispondere che, una sessione così lunga, rende tutto più semplice, in quanto non si vive con l’ansia di una scadenza immediata. Ma che cosa conta di più? Forse anticipare la data di chiusura a prima della prima giornata di campionato potrebbe essere cosa buona e giusta. In pochi però saranno d’accordo, per non dire praticamente. E allora non resta che tornare a salire giusta, perché in fondo, anche questo, fa parte dello spettacolo. Questo è il calciomercato, bellezza.
