La Caduta degli Dei
Il tramonto di Cristiano Ronaldo

Gli Europei, per adesso, hanno regalato solo grandi delusioni per quanto riguarda i grandi nomi. Guardate Kevin De Bruyne e il suo Belgio, ogni volta chiamati a chissà quale impresa e ogni volta eliminati senza neanche la sorpresa generale. Guardate Mbappé, che fino a questo momento non ha inciso in nessuna delle vittorie della Francia, oppure Kane, che forse soffre certi palcoscenici.
Qualcosa ha fatto vedere Bellingham, ma non può bastare il gol in rovesciata contro la Slovacchia per uno del suo calibro. Di certo non ha fatto vedere nulla se non le sue mosse, le sue moine, i suoi gesti più da attore che da calciatore, Cristiano Ronaldo, che ha salutato gli Europei con il suo Portogallo. Forse per l’ultima volta.

Cristiano Ronaldo. Fonte foto: Fanpage
Gli Europei di CR7
Cinque presenze, neanche un gol se non quelli tirati dagli undici metri contro Francia e Slovenia (stessa partita in cui ne sbaglia uno nei tempi supplementari, ma noi stiamo con De Gregori: “non è mica da questi particolari che si giudica un giocatore”). Quello che colpisce di più, del portoghese, è il vederlo fuori dal gioco della sua nazionale, mai pericoloso, mai trascinatore come ha saputo fare per anni, in giro per l’Europa. Le statistiche parlano di un giocatore che non ha mai toccato palla o l’ha toccata pochissimo: 29,1 volte ogni 90 minuti (nel 2006 la statistica diceva 66,2, nel 2014 il 54). È il punto più basso della sua carriera con la nazionale, secondo l’analisi di Opta Analyst.
Stona poi il suo personalismo: dopo la vittoria con la Slovenia, mentre i compagni festeggiavano la qualificazione, lui veniva inquadrato in smorfie, in scuse, in gesti eclatanti per il rigore sbagliato. Sembrava quasi che il singolo contasse più del gruppo, che il nome fosse più importante del contorto. Ora il Portogallo è uscito e di ambizioni ne rimangono sempre meno. Forse solo una.

Cristiano Ronaldo. Fonte foto: La Repubblica
Quando si ritirerà Cristiano Ronaldo?
Siamo alla seconda stagione in Arabia, all’Al Nassr. Quella che si è appena conclusa è stata una stagione d’oro: 50 gol in 51 presenze, dopo le 14 reti in 19 incontri del primo, metà, anno. E adesso? Cosa farà Cristiano Ronaldo? Continuerà a giocare nel suo paradiso dorato? Cercherà nuove sfide? Oppure addirittura appenderà gli scarpini al chiodo?
A fare chiarezza e a provare a dare una soluzione è l’ex calciatore Adrian Mutu, che rivela: “La vera motivazione di Cristiano Ronaldo in questo momento è giocare almeno una partita ufficiale insieme a suo figlio Cristiano Jr”. Il figlio, che ha 14 anni, gioca attualmente nelle giovanili della squadra del papà. Mancano almeno due anni per realizzare questo sogno. Un sogno alla CR7.
