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Chi è il pusher?

Questo format degli Europei è una c****a pazzesca

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euro 2024

Forse, prima di dire certe cose ed esprimere certi pensieri, è meglio partire con un preambolo, ossia dire che ognuno è sempre e comunque artefice del proprio destino. In poche parole, per fare un esempio concreto, il secondo posto di Francia e Belgio, è colpa del loro rendimento e non certo di calendari e format. Però non vi è dubbio sul fatto che il nuovo format degli Europei, che è stato introdotto per la prima volta nel 2016, non è certo tanto convincente. Perché la prima conseguenza è un tabellone del tutto squilibrato, che ci porterà oggi a vivere due partite che possono essere considerate due finali anticipate, ossia Spagna-Germania e Francia-Portogallo. E siamo solo ai quarti di finale. Davvero è tutto così bello?

La domanda che è lecito porsi è in primis una: a chi giova tutto questo? In molti risponderebbero allo spettacolo. Perché un quarto di finale con due big europee crea sicuramente un maggiore appeal e degli ascolti importanti dal punto di vista televisivo. Tenendo conto che quest’osservazione può essere opinabile, a non convincere è soprattutto il modo in cui si vanno a creare i vari accoppiamenti. Perché, se le prime dei gironi vanno a sfidare quelle che sono le migliori terze, lo squilibrio pare essere davvero dietro l’angolo, anzi quasi un qualcosa di voluto e di pensato. Perché c’è chi si troverà un cammino in discesa, quantomeno sulla carta, e chi avrà maggiori ostacoli, magari per aver sbagliato un approccio, un gol, una marcatura o chissà cosa altro. Certo, è giusto ripetere che chi è causa del suo mal pianga se stesso, ma può essere davvero questo un principio attorno a cui far ruotare un intero Europeo?

Tra l’altro è proprio la questione delle migliori terze a far sorgere dei dubbi. Il motivo? Ragionando in termini meramente e puramente aritmetici, delle 24 squadre partecipanti, alla fase ad eliminazione diretta, ne sono passate ben 16. Insomma, i sei gironi così paiono quasi diventare una sorta di ulteriore fase di qualificazione. Come se di partite in questo calcio non ce ne fossero già abbastanza. Il problema? La strada sembra essere decisa e tracciata: più partite, bellezze. Basti pensare al Mondiale per club e allo stesso Mondiale del 2026, dove le squadre saliranno da 32 a 48. Forse saremmo noi a non capire e essere troppo legati ad altro. Ma possiamo permetterci di citare Fantozzi: ci pare proprio una c****a pazzesca.

Giornalista freelance, copywriter e ghostwriter. Sono uno dei volti e delle firme storiche di Sportcafe24.com

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