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Chi è il pusher?

Quanto conviene a Gasperini lasciare l’Atalanta?

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gasperini atalanta

Tutti, anche se, forse un po’ per invidia, non vogliamo ammetterlo, abbiamo ancora negli occhi la prestazione dell’Atalanta contro il Bayer Leverkusen. Il trionfo degli orobici in Europa League non è certo un qualcosa che può lasciare indifferenti, in primis per come è arrivato. Gli uomini di Gasperini hanno infatti letteralmente annichilito quella che era considerata la squadra più forte della stagione, quantomeno numeri alla mano. Ed ecco che, questa vittoria storica, viene da tutti considerati come la ciliegina sulla torta di una meravigliosa cavalcata. Insomma, il ciclo di Gasp alla Dea pare essere finito e concluso. Ma è davvero così?

Inutile girarci attorno: sul tecnico dei lombardi c’è, ormai da un po’ di tempo, il pressing del Napoli. De Laurentiis pare aver capito che , dopo un’annata a dir poco deludente e travagliata, serve proprio uno con la personalità, il carisma, la grinta e l’esperienza di chi ha portato l’Atalanta nell’Olimpo. Lo stimolo è senza alcun dubbio di quelli importanti e forse Gasperini, raggiunto l’apice con i nerazzurri, avrebbe bisogno proprio di una nuova sfida così importante. Ma, come in ogni scelta, ci possono essere i rischi. Insomma, usando una frase fatta, si sa quel che si lascia, ma non si sa quel che si trova. Il pensiero va, per esempio, a uno spogliatoio a dir poco turbolento e a una piazza che ribolle e che è sempre più sull’orlo di una crisi di nervi. Insomma, Gasp sarebbe l’uomo della rivoluzione, ma non è detto che questa possa riuscire in toto e fin dai primissimi mesi.

Dall’altro canto però ovviamene c’è Bergamo, che ama l’uomo e l’allenatore che ha letteralmente fatto la storia. Per di più resta da capire quanto Percassi abbia voglia di cambiare e di rimescolare un po’ le carte. In poche parole, perché cambiare una macchina perfetta? I dubbi sono tanti, ma forse la fame di una nuova avventura potrebbe, alla fine, fare davvero la differenza e prendere letteralmente il sopravvento. Resta comunque la sensazione che i pericoli potrebbero essere dietro l’angolo un po’ per tutti. Ma, in fondo, soprattutto nel calcio, chi non risica non rosica.

Giornalista freelance, copywriter e ghostwriter. Sono uno dei volti e delle firme storiche di Sportcafe24.com

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