Connect with us

La Caduta degli Dei

Il gran rifiuto di Ze Eduardo, calciatore misterioso

Pubblicato

|

Ze Eduardo

Dante Alighieri, nel III canto dell’Inferno della Divina Commedia, descrive così Celestino V: “Colui che fece per viltade il gran rifiuto”. Il primo Papa a dimettersi, a rifiutare il seggio di San Pietro, nel 1294. Troppe pressioni, troppe responsabilità, troppi obblighi. Quindi niente, io il Papa non lo voglio fare. Siamo tra gli ignavi, coloro che in vita non vollero e non seppero prendere posizione.

Una posizione, invece, la prese e anche forte Ze Eduardo. Che fece un altro gran rifiuto: quello al Milan. “Mi hanno ricattato e umiliato” racconta l’italo brasiliano. E questa è la sua storia.

Ze Eduardo. Fonte Foto: Genova Today

Ze Eduardo. Fonte Foto: Genova Today

Dal Brasile alla Liguria

Sul documento c’è scritto José Eduardo Bischofe de Almeida, tutti lo conoscono come Ze Eduardo ma in Brasile preferiscono chiamarlo Ze Love. Suo nonno era di Bagnara Calabra, da dove partì giovanissimo per andare in Sudamerica. Attaccante centrale, seconda punta, fantasista. Se provate a curiosare sulla sua carriera su Wikipedia troverete una sfilza di punti interrogativi. Palmeiras, Cruzeiro, Gremio, Villa Nova, Fortaleza. Una carriera infinita, poi il Santos, con 10 gol in 29 presenze. Basta questo, al Genoa, per decidere di puntare su di lui. È il gennaio del 2011, i documenti però non arrivano in tempo e Ze Eduardo resta in Brasile. Ad agosto, però, è in Liguria. E tutti sperano di vedere una nuova stella. Una stella che non splende, un fiore che non sboccia: prima una frattura da stress al piede poi un’operazione d’urgenza all’appendice. Risultato: solo 9 presenze.

Zé Eduardo. Fonte Foto: Milan Live

Zé Eduardo. Fonte Foto: Milan Live

L’interesse del Milan

Non è chiaro come le strade della meteora Ze Eduardo e quelle del Milan si siano avvicinate così tanto. Dalle parti di Via Turati stanno ragionando su un sostituto per Pato, alle prese con diversi infortuni. Vogliono quindi il brasiliano del Genoa, ma a un patto: prima di firmare, deve fare un provino. Ze Eduardo sbotta, se ne va, sbatte la porta in faccia al Milan e decide di accasarsi al Siena. “Io non vado in prova – ha raccontato il calciatore – perché l’anno scorso ho avuto troppi infortuni, ma prima ero stato in una squadra come il Santos, oggi la miglior squadra in Brasile. Ho fatto bene, ho vinto, ho segnato tanto. Con tutto il rispetto per il Milan che è una delle squadre più belle del mondo, io ho una dignità. Non volevo farlo. Ero felice, avevo fatto un bel ritiro col Genoa. La vita è così”.

La scintilla però non scatta neanche a Siena, così l’attaccante decide di tornare in Brasile. “Lì ero un campione, da quando sono andato al Genoa sono diventato un giocatore di m***a”. Da qui inizia la caduta: lo troviamo in Cina, negli Emirati Arabi Uniti, in Arabia Saudita. Una discesa infinita, tra depressione, paura, tentativo di suicidio. Oggi Ze Eduardo è un calciatore svincolato, quasi a voler confermare l’alone di mistero che lo avvolge. Un mistero che non hanno capito bene neanche dalle parti di Milanello.

Prof di giorno, giornalista freelance di notte. Direttore de il Catenaccio e Head Writer di Sportcafe24.com

Clicca per commentare

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *