Ma a chi è mancato davvero il campionato?

La pausa per le Nazionali è ormai andata in archivio. I dubbi del commissario tecnico Luciano Spalletti dureranno ancora un po’ di tempo, con gli Europei di calcio che si avvicinano ormai sempre di più. Ora però l’attenzione torna inevitabilmente sul campionato di Serie A. La domanda che però noi vogliamo farci è solo e soltanto una: ma davvero qualcuno ha sentito così tanto la sua mancanza? Rispondere può portare a un gioco di parole, a tratti quasi divertente e ironico.

Sicuramente l’assenza è stata fortemente percepita dal mondo Inter. In casa nerazzurra molto probabilmente, a partire dalla sfida di Pasquetta contro l’Empoli, partirà il conto alla rovescia per lo scudetto. Uno scudetto che non manca da così tanto tempo, solo due anni, ma che, per tanti, tifosi e non solo ha il sapore della rivincita. O forse ha solo e soltanto il compito di lenire la ferita per l’eliminazione in Champions League. Una ferita ancora troppo fresca e dolorosa.

Una mancanza della Serie A che invece sarà stata meno pesante per il popolo juventino. I bianconeri si sono smarriti, Allegri è apparso nervoso e ora, nonostante appaia paradossale, pensando a come era iniziata la stagione, la Juve dovrà guardarsi dietro. Bologna e Roma corrono e forse anche i loro tifosi non vedono l’ora di risentire il fischio d’inizio del match del loro amato club.

Ma qual è lo scherzo del destino? La Vecchia Signora affronterà la Lazio. E forse, dalle parti di Formello, a dominare è stata la curiosità e la voglia di dimostrare qualcosa, visto il cambio in panchina: addio a Sarri, ecco Tudor. Insomma, la sfida dell’Olimpico di domani sarà la risposta a tutte le domande che sono arrivate e che sono sorte in questa pausa. Perché, quando c’è un allenatore nuovo, la voglia di vedere la propria squadra e di capire cosa cambia, dal punto di vista tattico o anche semplicemente dell’atteggiamento, la fa da padron.

Dunque come si può rispondere alla domanda iniziale? Forse è davvero un qualcosa di soggettivo. O forse è anche inutile e retorico girarci attorno: chi ama il calcio ama il campionato di Serie A. Con tutti i suoi difetti e con tutte le sue polemiche. Anche tutto ciò fa irrimediabilmente parte del gioco. Il gioco più bello del mondo.