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Sarri-Lazio Questione di Stato, Thuram come Vinnie Jones ma la strizzata a Gascoigne era autentica, incubi notturni Taylor
Rieccoci puntuali con l’appuntamento del Sabato, stesso posto e stessa ora. Altra settimana di passione per il mondo del calcio giocato e non, la Champions League ha decretato l’eliminazione dell’Inter, mentre tra Europa League e Conference League sono quattro le squadre ai Quarti di Finale. L’ultima settimana però è stata agitata come una bustina di zucchero dalla questione Sarri, e iniziamo proprio da qui.
Il tradimento
Ad un tratto sugli schermi di tutta Italia è apparso Claudio Lotito seduto in poltrona davanti al microfono di Valentina Bisti del Tg1, tra i fatti di cronaca sbuca anche il patron biancoceleste che accende la lampadina del telegiornale più caro agli italiani per fare luce su quanto stia accadendo in casa Lazio, come fosse una questione di Stato.
“Dimissioni Sarri? È stato tradito”. Inizia così Lotito.
Poi continua: “L’addio di Sarri non era nell’aria. Una cosa inaspettata, un fulmine ciel sereno. Stavo in Commissione di Finanza e mi hanno chiesto “Ma hai esonerato Sarri?” Gli ho risposto di no. Lui è stato un po’ tradito da alcuni comportamenti delle persone, c’è qualcosa di strisciante all’interno del gruppo. Se mi riferisco alla squadra? Io non mi riferisco a nulla. Una squadra che batte il Bayern e poi perde con l’Udinese e non è solo con l’Udinese, fatevi una domanda e datevi una risposta. Ora si prosegue fino alla fine della settimana con Martusciello, non c’è scadenza per ora”. Lotito non arranca e prova ad avere la meglio sui titoli di coda (quelli che di solito non guarda mia nessuno) e prosegue: “Prossimo allenatore? Qui non siamo a Rischia Tutto a fare il toto-nome, questa squadra ha bisogno di un allenatore che nello stesso tempo utilizzi quello che si suol dire nel gergo bastone e carota. Oggi la squadra è arbitro di sé stessa, non ha alibi e non ha modo di scaricare su qualcuno le proprie responsabilità“. E ora tocca a Martuscello, almeno per la gara contro il Frosinone, poi si vedrà. Sipario.
La strizzata di testicoli: quale è più autentica?
Parlando di notti europee non possiamo non toccare il tasto dolente Inter, i nerazzurri escono dalla Champions League perdendo alla lotteria dei rigori, una crudeltà inventata dall’uomo per far soffrire anche chi non è appassionato di calcio, perché è risaputo che dopo i rigori di USA 94 tutti almeno una volta nella vita si sono messi nei panni di Roby Baggio tirando un calcio di rigore nel giardino del condominio o nel campetto di terra dietro casa. Quelli dell’Atlético sono stati più bravi e portano a casa la pagnotta. Durante il match però succede qualcosa che passerà alla storia, Thuram strizza i testicoli di Savić che stramazza al suolo, da capire l’entità della strizzata direbbe l’addetto al Var. Andando indietro nel tempo riguardiamo la foto della strizzata di Vinnie Jones a Gazza Gascoigne durante un Wimbledon – Newcastle pane amore e nostalgia. Altri tempi. A fine partita Savić chiude così la questione curiosa: “Quello che è successo con Thuram è stato strano, ma va bene e ci abbiamo riso su“.
Incubi notturni
Chiudiamo la terza puntata con un fatto piuttosto bizzarro che arriva direttamente dalla Germania dove il Bayern Leverkusen di Alonso la spunta nel recupero eliminando il Qarabağ e volando ai Quarti di finale di Europa League. Partita vibrante con i tedeschi padroni di casa vincono nel recupero. Al minuto 64 succede però che l’arbitro Taylor (presente ancora nei brutti sogni dei tifosi della Roma) decide di ammonire Elvin Cafarquliyev per un fallo. L’arbitro però non è convinto e decide di consultare il Var per vederci meglio. Taylor si avvicina a Cafarquliyev e fa segno di no, il giocatore nella sua bontà d’animo più assoluto crede di non essere nemmeno ammonito a ringrazia anche l’arbitro come si usa fare a Natale quando lo zio che vedi una volta all’anno ti porge nella mano 50 euro stropicciati. Taylor lo guarda attonito e gli sventola in faccia il cartellino rosso senza pietà, già i 50 euro sono da dividere con tua sorella e tuo fratello. E la beffa delle beffe è che Schick (che tanti ricordano in Serie A) segna due gol a cavallo tra il 93esimo e il 97esimo e il Leverkusen passa il turno.
Da oggi Taylor sarà anche negli incubi dei tifosi del Qarabağ. Ci vediamo sabato prossimo.