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Rinnovo Lautaro Martinez, richiesta choc dell’argentino a Marotta. Giuntoli prepara tre rinnovi, retroscena Samardzic-Milan
Rinnovo Lautaro Martinez, le ultime dopo l’incontro a Madrid
Mentre il club nerazzurro prepara la gara di questa sera contro l’Atletico Madrid, ritorno degli ottavi di finale di Champions League dopo l’1-0 dell’andata targato Arnautovic, Marotta e Ausilio hanno incontrato l’agente di Lautaro Martinez. I dettagli.
Come riferito da calciomercato.com, l’intenzione delle parti è quella di estendere il contratto in scadenza a giugno del 2026 ma la trattativa, pur essendoci la comune volontà, non si preannuncia semplice.
Lautaro Martinez, conscio del ruolo di leader all’interno della squadra di Simone Inzaghi, ha chiesto 10 milioni di euro, bonus inclusi, per prolungare fino al 30 giugno del 2028 il suo rapporto con il club nerazzurro. La proposta ha scioccato Marotta: l’Inter infatti aveva messo in preventivo l’idea di proporre a Lautaro Martinez uno stipendio da 8.5 milioni di euro a stagione, bonus inclusi.
Servirà dunque uno sforzo ulteriore: andare avanti in Champions League potrebbe permettere al club nerazzurro di introitare quelle risorse necessarie per poter alzare ulteriormente la proposta anche se Marotta non vorrebbe sforare certi paletti per non minare l’equilibrio di uno spogliatoio che sta viaggiando a ritmi serrati verso la conquista della seconda stella e del secondo scudetto nelle ultime 4 stagioni.
Un nuovo appuntamento è fissato al termine della stagione e comunque prima dell’apertura del prossimo mercato estivo. L’intenzione dell’Inter infatti sarebbe quella di non cominciare la sessione estiva con l’attaccante in scadenza a giugno del 2026 per prevenire eventuali assalti da top club, il PSG, che dovrà sostituire Mbappé, su tutti. Sullo sfondo resta anche la suggestione Real Madrid. La squadra guidata da Carlo Ancelotti infatti, oltre a Mbappé, acquisterà anche un nuovo centravanti e l’argentino è uno dei preferiti dell’allenatore italiano e di Florentino Perez.
Nel frattempo l’attaccante argentino è concentratissimo sul presente. C’è uno scudetto da conquistare matematicamente (e la possibilità di farlo nel derby del 21 aprile rappresenta un’occasione molto ghiotta) e soprattutto un percorso in Champions League che avrebbe come obiettivo quello di cercare di replicare la finale dello scorso anno, magari con un esito diverso.
La sfida di questa sera contro la squadra di Simeone rappresenta uno snodo fondamentale nella competizione: Lautaro è pronto a riscrivere la storia.
Calciomercato Juve, Giuntoli accelera: in cantiere tre rinnovi
In casa bianconero, dopo l’unico punto conquistato tra Napoli e Atalanta, il momento è delicato ma mentre Allegri prepara la sfida di domenica contro il Genoa Cristiano Giuntoli continua a lavorare per consolidare la rosa bianconero. Sono tre i rinnovi in programma.
Come riferito dalla Gazzetta dello Sport, l’intenzione del DS della Vecchia Signora è quello di provare a pervenire ad un accordo per l’estensione degli accordi con Rabiot, Chiesa e Rugani. I casi più spinosi sicuramente quelli relativi al centrocampista francese ex PSG e all’esterno italiano ex Fiorentina.
Rabiot è in scadenza di contratto il prossimo 30 giugno dopo il rinnovo annuale della scorsa estate che aveva oggettivamente sorpreso tutti visto che le strade sembravano destinate a separarsi. L’insistenza di Allegri e il grande rapporto del ragazzo con il tecnico lo hanno spinto poi a prolungare ulteriormente l’avventura.
L’intenzione di Giuntoli, per venire incontro ai desiderata della madre agente, è quella di proporre a Rabiot un nuovo accordo annuale con scadenza spostata al 30 giugno del 2025 col tentativo poi di inserire già un’opzione per il rinnovo fino al 2026. Il centrocampista francese, che a Torino sta benissimo, prenderà una decisione definitiva a fine stagione.
La qualificazione in Champions League aiuterà ma la sensazione è che il destino di Rabiot sia legato a doppio filo a quello di Allegri. Se il tecnico dovesse restare allora anche lo stesso Rabiot potrebbe dare il definitivo via libera alla permanenza. In caso contrario entrambi potrebbero lasciare la Continassa con Inter e Manchester United pronte ad approfittare dell’occasione a parametro zero.
Per quanto riguarda Chiesa, forse il caso più delicato dei tre, Giuntoli vorrebbe prolungare il contratto dell’esterno, attualmente in scadenza nel 2025, almeno al 30 giugno del 2026 per evitare ipotesi di cessione in estate o addirittura la partenza a parametro zero tra poco più di 12 mesi.
In questo caso la situazione appare complessa: Chiesa guadagna 5 milioni di euro netti e avrebbe chiesto un ritocco dell’ingaggi (intorno ai 6.5 milioni) per prolungare con i bianconeri. L’intenzione di Giuntoli sarebbe invece quella di confermare l’attuale ingaggio se il rinnovo fosse solo annuale. Al momento la partenza in estate è un’ipotesi probabile.
Sul centrale, spiega La Rosea, la situazione appare invece ben indirizzata: Rugani, in scadenza di contratto a giugno, rinnoverà fino al 2027 abbassando di oltre mezzo milione di euro l’attuale ingaggio da 3.5 milioni. bonus inclusi.
Samardzic-Milan, clamoroso aneddoto del centrocampista dell’Udinese
Lazar Samardzic, trequartista dell’Udinese, ha svelato un clamoroso retroscena legato al club rossonero. Le sue dichiarazioni a Cronache di Spogliatoio.
“Un anno dopo l’offerta del Barcellona, invece, ci provò il Milan. Insieme alla mia famiglia andai a Milanello, su invito di Paolo Maldini. Ci fecero visitare le strutture, avevo 17 anni e mio padre mi aveva sempre detto che il calcio italiano fino a qualche anno prima, comandava nel mondo. Anche quel giorno, ci dicemmo di non aver fretta. Poco dopo, avrei esordito con l’Hertha Berlino e ogni weekend, andavo all’Olympiastadion per vedere la partita. Mi piaceva molto andare allo stadio: quando scendevamo in Serbia, mi portavano sempre al Marakana per tifare la Stella Rossa. Mio padre è un fan sfegatato. Gli ho promesso che chiuderò la carriera lì. Mi sono innamorato del loro tifo. Ho imparato a essere glorificato ma anche a prendere qualche batosta. Come la scorsa estate. Ho vissuto in prima persona una situazione spiacevole. Stavo trattando con l’Inter, ma poi non se n’è fatto di niente. Era agosto, ricordo bene, e non si leggeva d’altro. Quando sono sorti i primi problemi, ho aperto il telefono e ho trovato tantissimi insulti in chat. E ogni ora aumentavano. Ogni commento sul mio profilo parlava di quello. Mi sono subito detto: ‘Laki, calma. È normale’. I tifosi sono persone, e non tutte le persone sono uguali. Mi sono promesso immediatamente di guardare avanti, che avrei trasformato quelle offese in carica per andare ancora più forte. Mi hanno ferito però quei tifosi che mettevano in cattiva luce mio padre, che lo insultavano dicendo che pensava soltanto ai soldi, che mi rovinava la carriera. Niente che fosse più distante dalla realtà. Ci siamo parlati molto in quei giorni. E alla fine, dopo tutto quel caos, mi sono guardato dentro e ho capito che non avuto alcun tipo di rimpianto per com’è andata la vicenda, di non essere andato all’Inter. Sono cresciuto da quella situazione, un momento che ho vissuto e che mi ha fatto male. Posso dire che quando vieni preso di mira dagli haters, non devi né cadere né mollare. Piuttosto prendila sul ridere, perché è normale che accada purtroppo. Deve darti delle positive vibes per ribaltare la situazione. Se a loro non va bene e sentono che devono insultarti, sappi che ci sono altrettante persone pronte a sostenerti. Infatti quando sono rientrato a Udine per allenarmi, nessuno me l’ha fatta pesare. Anzi, mi hanno accolto con il sorriso. Non era successo niente. Ed era ciò di cui avevo bisogno. Ne sono uscito più grande, questo sicuramente. Anche in campo: in questa stagione ho avuto modo di provare anche altri ruoli. Io mi sento trequartista, ma sto crescendo anche come play e mezzala”.