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Matteo Darmian, il campione normale
“Siamo consapevoli delle nostre qualità, ma sappiamo anche che non ci dobbiamo accontentare, dobbiamo proseguire a lavorare come stiamo facendo perché niente è ancora chiuso”. Parla così Matteo Darmian, autore del primo delle quattro reti con cui l’Inter ha vinto contro l’Atalanta.
Undicesima vittoria consecutiva tra Campionato, Supercoppa Italiana e Champions League. Primo posto a +12 dalla Juventus, uno stato di forma sempre più importante, una supremazia tecnica che è sempre più evidente. Basti pensare a Matteo Darmian, uno che ogni anno viene dato come riserva di lusso, come panchinaro di prestigio. E invece continua essere una colonna dell’Inter: lo scorso anno 48 presenze in 2 partite, due anni fa sempre 2 reti in 36 incontri. Quest’anno siamo a 32 presenze e il primo gol è proprio quello contro la Dea. Ma conoscendo Darmian, non ha nessuna intenzione di fermarsi.
Gli inizi, tra Rescaldina e Milan
I primi calci di Darmian sono a Rescaldina, 15 mila abitanti in provincia di Milano. “È un piccolo paesino in cui sono cresciuto, ci torno spesso e volentieri. È bello tornare alle origini, rivedere amici storici con cui condivido tanto”. Il primo allenatore è il padre, Giovanni, che tifa la Fiorentina ma non riesce a convincere il figlio. Nella sua testa c’è il Milan, dove approda a 11 anni e dove rimane fino al 2009. Il suo idolo? Clarence Seedorf. Il suo ruolo? Centrocampista. “Ho cominciato a giocare come centrocampista, poi mi sono spostato più dietro e come per gli attaccanti segnare può essere la gioia più grande, per un difensore salvare un gol è la cosa migliore che si possa fare”.
Tra basket, tennis e Premier League
Dopo il Milan, la tappa più importante è il Torino, dove colleziona 150 presenze e 6 reti. Numeri che valgono la chiamata niente di meno che del Manchester United, dove lo vuole il tecnico Louis Van Gaal. 39 presenze alla prima stagione, prima del crollo con l’arrivo di José Mourinho, che gli preferisce Valencia. Dopo quattro anni ai Red Devils, decide di tornare in Italia, prima il Parma, poi il grande salto, di nuovo, all’Inter.
Non solo calcio, però, nella testa di Darmian, che è anche un grande appassionato di tennis e soprattutto di basket, soprattutto di Olimpia Milano e Lakers. Con una piccola curiosità legata ai libri, grande passione del terzino interista. Il bibliotecario di Rescaldina, Mario Domina, rimettendo a posto gli scatoloni trova un certificato. C’è scritto “Superlettore 1999” e, sotto, il nome di Darmian. “Non ricordo quali libri scelse – ha raccontato a Il Giorno – ma se non sbaglio c’era un piccolo manuale dal titolo Pronti, viaaa….a tutti piace essere campioni”.
A tutti, anche a Darmian. Che però è rimasto lo stesso di Rescaldina. Un campione normale.