Serie A
Cagliari: Mina e Gaetano per salvarsi, ma servono anche i gol
Nonostante l’ultima sconfitta in campionato sul campo della Roma e la classifica, il Cagliari di Claudio Ranieri rimane aggrappano con le unghie al treno che viaggia spedito verso la salvezza. Stagione complicata e sempre perennemente in salita per i sardi, che non sono mai riusciti a cacciare fuori la testa dalle sabbie mobili della zona retrocessione.
Alla ricerca dei gol perduti
Il Cagliari è rimasto bloccato nel pantano sin dalle prime giornate, l’assenza di un centravanti che garantisca un numero discreto di gol inizia a farsi sentire.
Leonardo Pavoletti ha spesso timbrato il cartellino una volta entrato dalla panchina, ma il cuore e la generosità immensa di Pavoloso a volte non bastano. Andrea Petagna dovrebbe essere l’attaccante dei gol decisivi ma la sua stagione a corrente alternata non fa dormire sonni tranquillissimi ai tifosi. Il rientro di Gianluca Lapadula è sicuramente una buona notizia, Ranieri spera che quest’ultimo possa ingranare la marcia e caricarsi il reparto offensivo sulle spalle, soprattutto nel momento del bisogno e negli attimi decisivi della stagione.
I sardi sperando nella buona vena realizzativa dei loro attaccanti, si sono rinforzati negli altri reparti andando a puntellare una rosa che aveva bisogno di qualche innesto. E proprio a proposito dei nuovi acquisti il Direttore sportivo del Cagliari, Nereo Bonato, nel corso di un collegamento con Radiolina, ha parlato anche dei nuovi arrivati.
Yerry Mina e Gianluca Gaetano: “Il nostro è stato un mercato equilibrato che doveva tener conto dei parametri economici vincolanti e limare un gruppo che era numeroso, portare i correttivi giusti per migliorare la qualità della rosa. Goldaniga ha ricevuto una proposta vantaggiosa e ci ha permesso di fare acquisti. Mina? Cercavamo un leader nel reparto difensivo; Gaetano ci porta dinamicità e qualità. Avevamo messo in canna il terzo colpo, ma per dinamiche che non dipendono da noi non siamo riusciti a concretizzarlo, parliamo di Barak. Dobbiamo essere bravi ora a trovare dentro il nostro organico le caratteristiche che cercavamo in Barak“.
Secondo lei perché Mina ha giocato poco a Firenze?
“Quando è arrivato aveva qualche problema fisico, poi ogni allenatore ha una sua idea di gioco. Italiano probabilmente aveva trovato la sua quadratura difensiva mentre era infortunato e poi non ha più cambiato. E’ una scelta buona il suo arrivo, ci avevamo già pensato in estate, andavamo a cercare quelle qualità di leadership che servivano. E’ arrivata la Fiorentina che aveva qualche valore in più rispetto ad una neopromossa, era normale che potesse scegliere la viola in estate“.
Domani alle ore 15 Cagliari – Lazio.