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Juric, parole che sanno d’addio

Il calciomercato invernale non ha entusiasmato il popolo granata che forse si aspettava qualcosa in più, soprattutto per coltivare sogni europei. E a proposito di Europa, l’allenatore Ivan Jurić dopo il pareggio tra Torino e Salernitana torna a parlare di futuro.
Con il contratto in scadenza a Giugno 2024 il tecnico granata sembra prossimo all’addio, la permanenza del Mister potrebbe essere strettamente legata a un’eventuale qualificazione in Europa: “Se non vado in Europa, cosa ci faccio qui? Prendo altri soldi? Se vado in Europa invece ragioniamo. Non dobbiamo vivacchiare. Il mio pensiero è questo. Abbiamo fatto un lavoro straordinario. Se vado in Europa, sto al Toro. Altrimenti, me ne vado via. La mia idea è questa da tempo, il rapporto con la squadra è fantastico. Vedo una grande crescita, anche i giovani vogliono migliorarsi continuamente, hanno lo spirito Toro. Vedremo in questi mesi come andranno le cose. Non credo ci sia un problema per chi deve pianificare”
Nella sala conferenze dello Stadio Grande Torino il tecnico croato ha parlato chiaro, di fianco a lui il Direttore generale del Torino, Davide Vagnati e il suo vice, Emiliano Moretti. Ivan Jurić ha anche voluto chiarire un possibile fraintendimento venutosi a creare con al tifoseria del Toro accusata di non avere lo spirito Toro e di non seguire sempre la squadra e di non apprezzare il lavoro svolto negli ultimi anni. L’allenatore chiarisce anche questo punto: “Se qualcuno si è offeso, non era mia intenzione. Non volevo offendere qualcuno, né i tifosi né la storia del Toro, mai mi è passato per la testa. Sono qui per ottenere un grande obiettivo. Abbiamo fatto tante cose e ora dobbiamo farne anche di più: non ci dormo la notte. Forse faccio male a dire sempre la verità. Le parole di ieri erano parole di unione per ottenere un obiettivo fantastico , che tutti meritiamo“.
Attualmente il Torino si trova in decima posizione in classifica a quota 32 punti, ma la classifica corta potrebbe riaprire per i granata discorsi legati all’Europa anche se le avversarie davanti sono tante. La netta sensazione è che se gli attaccanti continueranno a segnare poco non arriveranno i risultati auspicati, e a fine stagione le strade di Ivan Jurić e del Torino prenderanno due strade diverse.
