Serie A
Juric e Sarri, l’Europa per salvare il futuro
Una sconfitta, con tanto di sonoro 3 a 1, e un pareggio, contro l’ultima della classe. Torino e Lazio hanno messo in archivio così l’ultimo turno di Serie A. Con il 3 a 1 contro l’Atalanta i biancocelesti, con uno scialbo 0 a 0 per i Granata.
Due risultati che non smuovono la classifica di due squadre che invece puntano a risalire, a staccare il biglietto per l’Europa. Due risultati che devono essere presto cancellati. In ballo, infatti, c’è anche il futuro dei loro tecnici: Ivan Juric e Maurizio Sarri.
Le proteste a Formello
Nono posto, anche se con una partita in meno che, virtualmente, riporterebbe la Lazio in piena lotta almeno per l’Europa League. Eppure la sconfitta in casa dell’Atalanta lascia strascichi pesanti tra i biancocelesti, con tanto di proteste dei tifosi al centro sportivo di Formello. “Lotito reietto, Sarri il tuo schiavetto”. Un duplice obiettivo, insomma, che colpisce sia la dirigenza, colpevole soprattutto di non aver messo a segno neanche un colpo durante la sessione di calciomercato, sia la guida tecnica. La stessa che dopo il 3 a 1 aveva dichiarato: “Io la bacchetta non ce l’ho. Il mio modo di lavorare è farsi il cul* giorno per giorno e cercare di uscire dalle situazioni”. Uscire da questa situazione vuol dire ritrovare la via dell’Europa. E anche quella su una panchina che inizia a scricchiolare sempre di più.
La promessa di Juric
Non scricchiola, ma è comunque in discussione la posizione di Ivan Juric. E a mettercela è direttamente il tecnico dei Granata, che dopo il pareggio con la Salernitana ha spiegato: “Se noi otteniamo questo obiettivo, ci sediamo e ne parliamo; se non lo ottengo, la mia presenza qui non ha senso e serve un altro con lo spirito per portare il Toro in Europa”. A fargli eco è direttamente il presidente Urbano Cairo: “È un atto di grande generosità. Il fatto che Juric dica così è un modo per prendersi una grande responsabilità che è condivisa da tutto il club e da tutta la squadra. Lo apprezzo ancora una volta: Juric è persona schietta, non si nasconde”. L’Europa, insomma. Un’Europa che, per adesso, è lontana 3 punti, sempre tenendo presente che il Torino ha partita da recuperare. Quella del 21esimo turno, rinviata per la Supercoppa Italiana. La sfidante? Proprio la Lazio. Per uno scontro diretto per l’Europa. E per il futuro di Juric e Sarri.