Osservatorio
Tommaso Baldanzi, il gioiello che sogna di essere Dybala
Il 23 marzo del 2003 la Roma scendeva in campo, allo Stadio Olimpico, per la sfida contro il Piacenza. Finirà 3 a 0, con reti di Cassano, Delvecchio e Totti. Tutte nel primo tempo. Due rigori parati, nella stessa partita, quello di Antonioli a Hubner e quello di Orlandoni ad Aldair, che guidava la difesa insieme a Panucci e Samuel. A centrocampo c’erano Lima, Emerson e Dacourt. Con i lupi biancorossi, invece, gli ex Gurenko, Mangone e Di Francesco.
Sempre il 23 marzo del 2003, a Poggibonsi, in provincia di Siena, una famiglia sta festeggiando. No, non c’entra niente la Roma. Gli è nato un figlio. Il nome è quello di Tommaso. Tommaso Baldanzi. Il nuovo trequartista della squadra giallorossa.
Baldanzi, un talento con l’azzurro sulla pelle
I primi calci Baldanzi li inizia a dare con la squadra del Castelfiorentino, che oggi milita in Eccellenza. Primi calci che sono anche una promessa di talento, colpi che non possano inosservati. I primi a mettere gli occhi su di lui sono gli osservatori dell’Empoli, che a 8 anni lo portano da loro. Lo voleva anche la Fiorentina, ma gli azzurri sono più vicini a casa e, si sa, il via vai con gli allenamenti è un po’ una noia.
La scelta di andare nella bottega del Patron Corsi, però, è giusta. Qui Baldanzi trova l’ambiente giusto per crescere, per migliorare, per capire cosa fare da grande. Da attaccante diventa mediano, poi la scelta definitiva: trequartista. Un ruolo e un fisico, minuto ma agile, veloce, tecnico, che gli valgono i paragoni con Sebastian Giovinco oppure con El Papu Gomez. Il ragazzo, però, ha le idee chiare: lui vuole diventare come Dybala.
Il sogno che diventa realtà
Tutta la trafila ad Empoli, con l’azzurro addosso, dalle giovanili alla Serie A. Un azzurro che nel 2023 diventa anche quello della Nazionale, con i Mondiali Under 20 conclusi con la sconfitta in finale, contro l’Uruguay. Quella dello scorso anno è stata la stagione della maturità per Baldanzi, con 27 presenze e 4 reti. Quella in corso, invece, è quella del salto. Lo vuole la Roma e lui non ha dubbi. Sceglie quei colori non solo per la piazza, non solo per le ambizioni. Ma soprattutto per chi troverà come compagno di reparto: quel Paulo Dybala a cui ha sempre detto di ispirarsi. “In una ipotetica scala da 1 a 0, Dybala è 10 e io non sono neanche nella scala”, ha detto Baldanzi, ai microfoni del suo nuovo club, con un sorriso che dice molto di chi è. Un ragazzo serio, forse timido, di certo sicuro. Che adesso si giocherà tutte le sue carte nella prima chiamata di una big. C’è un’Europa da conquistare, al fianco del suo idolo.