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Samuele Ricci, tutto in una notte

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Samuele Ricci

Tra il gol, il primo in questa stagione, e l’infortunio passano meno di 20 minuti. 35, se si conta anche l’intervallo. La partita tra Cagliari e Torino è stata un’altalena di emozioni per Samuele Ricci, il centrocampista classe 2001 che ha regalato ai granata i 3 punti, l’aggancio al Napoli e una vista sull’Europa.

Tutto in uno notte, la gioia e il dolore, la paura e la felicità. Ma proviamo a mettere per un attimo il video in pausa. Anzi, a riavvolgere il nastro. Per capire chi è il centrocampista del Toro, che aveva stregato anche Roberto Mancini.

Samuele Ricci. Fonte Foto: Pianeta Napoli

Samuele Ricci. Fonte Foto: Pianeta Napoli

Da Pontedera alla Nazionale

Sogno nel cassetto? Spero di arrivare presto in Serie e, magari, vestire la maglia della Nazionale”. Samuele Ricci ha 18 e 1 mese e risponde, in questa intervista, mentre sta vivendo la prima stagione da protagonista all’Empoli, in Serie B. E’ stato promosso dalla Primavera, dove giocava dal 2017, anno in cui venne prelevato dal Pontedera. Ha l’aria del bravo ragazzo, Ricci, ieri come oggi. La testa sulle spalle, gli studi (prima il liceo scientifico a Pisa, oggi la Luiss, con il progetto Top Athlete insieme a Pessina, Gagliardini, Tamberi, Tortu), le uscite con gli amici. Niente di più.

È proprio la sua semplicità che stupisce. Quel suo giocare facile ma comunque con idee, con fantasia. Prima da regista, poi da mezzala. Lo paragonano a Pirlo, a Tonali, ma lui ha un’idea diversa: “Anche se gioca in ruolo diverso dal mio, è Ronaldinho. Ancora oggi su Youtube mi rivedo le sue giocate”. L’Empoli aveva detto di no alla Fiorentina e al Milan, al Napoli e al Borussia Dortmund. Nel 2022 accetta l’offerta del Torino: prestito con obbligo a 10 milioni di euro. A fine stagione, ovviamente, diventa ufficiale.

Samuele Ricci con la maglia azzurra. Fonte Foto: World Football Scouting

Samuele Ricci con la maglia azzurra. Fonte Foto: World Football Scouting

La stagione della maturità per Samuele Ricci

Lo scorso anno, a Torino, colleziona 32 presenze 2 reti. Roberto Mancini lo porta in nazionale e lo fa anche esordire, contro la Germania, in Nations League. Quest’anno, complice anche la cessione di Lukic, sembrava essere la stagione della verità, quella in cui si diventa grandi. Tanti problemi, una forma fisica che sembrava non arrivare mai. Poi, a Cagliari, il gol che sembra dare la scossa.

Poi, sempre a Cagliari, l’infortunio che fa piombare nella paura. Trauma distorsivo alla caviglia sinistra. “Quando si fa male ha sempre qualche problema poi a rientrare – ha detto il suo allenatore, Ivan Juric – oggi si è girata la sua caviglia, spero niente di grave perché ha fatto un gran gol. Aspettiamo domani”. Aspetta domani, Samuele Ricci. Sperando che diventi presto oggi. C’è da diventare grandi.

Prof di giorno, giornalista freelance di notte. Direttore de il Catenaccio e Head Writer di Sportcafe24.com

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