Serie A
Per cambiare marcia servono le ali. Roma e Lazio su due giocatori
Due squadre senza ali. Un po’ nel significato metaforico, con due club che potrebbero volare ma che invece, per un motivo o per un altro restano ancorate ai loro soliti problemi. Un po’ nel significato letterale. Sì, Roma e Lazio sono due squadre senza ali.
O meglio, quelle che hanno non bastano, non sono giudicate all’altezza, hanno fallito. Ali, esterni, ma anche terzini, laterali bassi. Le fasce di giallorossi e biancocelesti hanno bisogno di qualche messa a punto. E in questi ultimi giorni di mercato si proverà a fare qualcosa proprio in questo senso.
La Lazio su Rafa Silva
L’ultimo nome dalle parti di Formello è quello di Rafa Silva, esterno attualmente in forza al Benfica ma con un contratto a scadenza 2024. Maurizio Sarri ha messo il suo nome in cima alla lista per fattibilità dell’operazione ma anche per spessore tecnico, dal momento che stiamo parlando di un classe 1993 nel pieno della sua maturità calcistica, reduce da 30 presenze e 11 reti quest’anno. Stiamo parlando di una vera e propria colonna della squadra portoghese, in cui gioca dal 2016, collezionando 83 centri in oltre 300 presenze.
Il rinnovo tarda ad arrivare e per questo la Lazio ha iniziato a chiedere informazioni. Il Benfica vuole provarlo a farlo restare ma in caso di fumata nera farebbe bene a monetizzare. Il rischio è quello di perderlo a 0 a giugno.
La Roma cambia la corsia di sinistra
Non sarà un’ala, ma di certo è quello che serve alla Roma. Stiamo parlando di Angelino, terzino sinistro a tutta fascia di proprietà del Lipsia ma in prestito al Galatasaray. Un prestito che dovrebbe finire proprio adesso, visto che i turchi non voglio pagare l’obbligo che scatterebbe alla prossima presenza. Ed è proprio in questo pertugio che si è inserita la Roma, con un’offerta di prestito secco che per ora sembra aver sorpassato le lusinghe di Marsiglia, Torino e Sassuolo. L’esterno spagnolo, classe 1993, arriva da una prima parte di stagione di alti e bassi in Superlig, con sole 7 presenze in campionato (ma ben 11 in Champions League, dove ha anche timbrato il cartellino).
Nella sua carriera è passato tra Manchester City, PSV, Hoffenheim, Maiorca e una capatina oltreoceano, al New York City. Manca l’Italia, in questa carriera. Con la Roma pronto ad accoglierlo per sistemare la fascia sinistra, dove Zalewski e Spinazzola non danno più le garanzie di un tempo.