La Opinión
La Juve ora può crederci davvero. Ma la Supercoppa quanto vale?

In un turno di Serie A monco per la Supercoppa, non può non far parlare e chiacchierare la vittoria della Juve, che vale il momentaneo primo posto e il sorpasso all’Inter. E gli spunti di analisi e di riflessione non possono non essere molteplici.
Che Juve e che Vlahovic!
Il successo dei bianconeri sul campo del Lecce è stato una vera e propria dimostrazione di forza, di personalità e di carattere. Dopo un primo tempo tutto sommato combattuto ed equilibrato, la squadra di Max Allegri si è letteralmente presa la scena. O meglio, a prendersi la scena è stato Dusan Vlahovic. Una doppietta del serbo ha sbloccato la sfida, con lo stacco di Bremer che ha rappresentato la classica ciliegina sulla torta. Impossibile però non concentrarsi su quanto fatto dall’ex Fiorentina.

Vlahovic sta diventando il trascinatore della Juventus
Il 23enne sta trovando continuità sotto porta e nelle prestazioni, ma soprattutto fiducia in se stesso e nelle sue potenzialità. Un qualcosa che, fino a un po’ di tempo, appariva quasi impensabile. Ed è dunque fin troppo palese sottolineare che, ritrovando il classe 2000, la Juventus sarebbe quasi obbligata a credere nel sogno scudetto. E non solo per un momentaneo primo posto, ma per uno spirito di squadra e una qualità dei singoli che può davvero mettere paura all’Inter. Insomma, non provarci fino alla fine sarebbe un delitto.
Che Inter! Nuovo trofeo in arrivo?
Ma, a proposito dei nerazzurri, la partita contro la Lazio di venerdì è stata a dir poco da applausi, se non addirittura da strabuzzarsi gli occhi. Al di là dei biancocelesti, mai in partita e in totale blackout, gli uomini di Inzaghi hanno dominato dal primo all’ultimo minuto. E paradossalmente il risultato di 3-0 sta stretto a Barella e compagni. Una supremazia e una superiorità fin troppo evidente e che fa pensare che la Supercoppa potrebbe, ancora una volta, prendere la via di Milano.

Thuram grande protagonista in Inter-Lazio
Occhio però a dare la finale di oggi per scontata. Nella semifinale contro la Fiorentina ci sono stati segnali di Napoli. La squadra di Mazzarri ha ritrovato compattezza e ordine tattico, scoprendo la qualità di Zerbin. La sorpresa può essere dietro l’angolo? Difficile dirlo, ma questo trofeo, potrebbe rappresentare la ripartenza per qualcuno e la conferma per qualcun’altro. Ed è per questo che questa partita può assumere molteplici significati.
L’altro campionato
Tornando alla Serie A, bella la risposta del Milan sul campo di un’Udinese comunque mai doma e battagliera. Incommentabili gli insulti razzisti rivolti a Maignan, con la brutta sensazione che certe macchie siano davvero impossibili da rimuovere e da eliminare del tutto. Merita senza alcun dubbio una citazione l’Empoli di Nicola, non solo per il 3-0 al Monza. Per la prima volta i toscani hanno dato segni di vita e, visti anche i risultati delle altre concorrenti, la corsa salvezza potrebbe clamorosamente riaprirsi. E il tecnico è pronto a un nuovo miracolo. La Roma? Buona la prima di De Rossi, ma per il neo tecnico giallorosso c’è ancora moltissimo da lavorare. Il pubblico è comunque tutto dalla sua parte.
